Panorama

Famiglietti: «La piazzetta degli artisti sta morendo»

Il coordinatore del Forum dei Giovani lancia un grido d’allarme: «C’è bisogno di maggiore collaborazione»

Andrea Famiglietti con alcuni componenti del Forum dei Giovani di Atripalda

«Qualche settimana fa abbiamo parlato con il sindaco. Ci ha assicurato che sta prendendo in considerazione, insieme ad una commissione, le richieste inserite nella petizione. Siamo fiduciosi che la situazione si sbloccherà», queste le considerazioni di Andrea Famiglietti, coordinatore del Forum dei giovani, sulla raccolta firme (416 è il numero esatto) in cui i ragazzi chiesero all’Amministrazione i permessi necessari per continuare i lavori di riqualificazione inerenti la “Piazzetta degli artisti”. Infatti, il Forum, in aprile, presentò agli uffici le richieste per questi interventi di manutenzione e le prime bozze di progetti. Tuttavia, non ottenendo alcuna risposta, decisero di procedere alla petizione.

E’ fiducioso?

Sì, perché non si può bloccare un intervento partito dal basso, dal popolo. Siamo fiduciosi che l’amministrazione non può non tenere conto di tutta la positività di questa esperienza, degli sforzi di molti cittadini che hanno sottratto tempo alle loro vite per riqualificare un luogo abbandonato a se stesso.

Proprio in questi giorni sui social sono state postate foto che testimoniano il degrado in cui versa, ormai da mesi, la piazzetta. Cosa ne pensa?

Si poteva prevedere una situazione del genere. Nella piazzetta ormai non c’è più partecipazione, e dove “muore” la partecipazione inizia il degrado. Per questo vorremmo ricominciare a lavorare al più presto, pensando poi a questo periodo di inattività soltanto come una lunga pausa.

Dalla piazzetta al “Tricare”. Un bilancio di questo evento?

Il bilancio è stato abbastanza positivo. Era nostra intenzione organizzare qualcosa di più grande, ma non è stato possibile. Tuttavia, siamo contenti di questa esperienza e della risposta da parte della città. Ci tengo a ringraziare tutti i ragazzi che hanno “regalato” al “Tricare” tante giornate per fare in modo che tutto potesse andare nella giusta direzione.

L’associazione “ ‘A Potea” vi ha dato una mano nell’organizzazione del “Tricare”. E’ utopistico auspicare una collaborazione sempre più intensa tra le diverse associazioni atripaldesi?

No, è possibile, anche se molto complesso. Bisognerebbe trovare un punto d’incontro, mettere da parte i propri interessi per il bene della comunità. Con la collaborazione di tutti si potrebbe lavorare ancora meglio, altrimenti si rischia “l’auto ghettizzazione”. Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo e cercheremo di instaurare un dialogo profondo con le altre realtà associative atripaldesi, anzi spero che tutti noi ci potremmo incontrare, creare una linea condivisa e fare il bene della nostra città.

Per quanto riguarda il Forum, che tipo di iniziative ci aspettano?

A differenza degli ultimi tempi, sarà nostra intenzione quella di proporre eventi dal taglio più culturale e sociale. Vorremmo sensibilizzare i cittadini a tematiche attuali, come purtroppo quella riguardante l’inquinamento. Noi ce la stiamo mettendo tutta, sperando in futuro più roseo.

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Redazione