
Federica Calà: Il saluto commosso della comunità alla principessa guerriera - Ilsabato.com
La scomparsa di Federica Calà ha scosso profondamente la comunità di Rocca di Capri Leone, in provincia di Messina. A soli 16 anni, Federica è diventata il simbolo della lotta contro la SMARD 1, una rara malattia che provoca atrofia muscolare e distress respiratorio. Il suo coraggio, la sua forza e la sua generosità hanno ispirato tanti e contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla ricerca scientifica per questa condizione. I messaggi di addio che inondano i social network evidenziano il forte legame che Federica aveva con la sua comunità, che ora si stringe attorno ai genitori Davide e Laura in un momento di grande dolore.
L’addio a Federica: una cerimonia piena di amore
Il funerale di Federica, avvenuto sabato scorso, ha visto la partecipazione di un elevato numero di persone, unite per rendere omaggio alla sua vita. La cerimonia, caratterizzata da musiche e la presenza di motociclisti, ha avuto un significato speciale: rappresentava non solo un addio, ma anche una celebrazione della vita di Federica. La sua madre, Laura Portale, ha condiviso parole di conforto e di amore, invitando tutti a pensare alla gioia di Federica. Durante l’evento, palloncini bianchi e verdi sono stati lanciati in cielo, simbolizzando un ultimo saluto e il desiderio di libertà per la giovane.
L’atmosfera era carica di emozione e nostalgia, ma anche di speranza: “Non si è mai arresa e ci ha insegnato a non arrenderci” è uno dei messaggi che riassume il legame tra Federica e i presenti. Molti hanno voluto esprimere il loro affetto con dediche scritte sulla bara bianca, testimoniando il forte impatto che la giovane ha avuto sulle vite di coloro che l’hanno conosciuta. “Adesso sei libera”, è stata la frase ripetuta con voce forte e chiara dalla folla, che ha trasformato l’addio in una celebrazione della vita e dei valori che Federica ha rappresentato.
La battaglia di Federica e il suo lascito
Federica ha vissuto una vita costellata di sfide, affrontando con determinazione la malattia che l’ha colpita fin da piccola. Sin dal primo giorno, ha dovuto confrontarsi con la difficoltà di essere sempre attaccata a un respiratore e con l’assenza di un’educazione tradizionale. La sua famiglia ha colmato queste lacune attraverso l’istruzione a distanza e un costante supporto, che hanno permesso a Federica di continuare a sognare e di esprimere se stessa attraverso l’arte e la creatività. I genitori, in particolare, sono stati il suo sostegno più grande, accompagnandola in un percorso di vita fatto di piccole vittorie e conquiste quotidiane.
La sua storia ha attirato l’attenzione anche dei media, dando vita a un documentario intitolato “Federica”, realizzato da Ambrogio Crespi e Sergio De Caprio, noto come Capitano Ultimo. La pellicola ha raccontato non solo la vita di Federica, ma è diventata un veicolo di sensibilizzazione sulla SMARD 1, contribuendo a creare una rete di supporto e ricerca in suo nome. È così nata l’Onlus “Family’s SMARD 1 La dolce Federica”, che si è attivata per raccogliere fondi in favore della ricerca scientifica, segnando un passo fondamentale per comprendere meglio questa malattia.
La continuità della lotta e il ricordo di Federica
Il messaggio dei genitori di Federica è chiaro: la loro battaglia non finisce con la perdita della figlia. “Continueremo, nel suo nome, ad impegnarci sulla ricerca”, ha dichiarato Laura Portale. La famiglia ha sottolineato che Federica vive nei cuori di chi l’ha conosciuta e che il lavoro per la lotta contro la SMARD 1 non si fermerà. Hanno immaginato il suo viaggio come un atto di libertà, riempiendo le sue valigie di oggetti che rappresentano la sua vita e le sue passioni. Questo gesto significativo simboleggia un modo per continuare a sentirla vicina, nonostante la sua assenza fisica.
Ogni messaggio di affetto e ogni iniziativa prende vita dal profondo legame che Federica ha instaurato con la sua comunità. La solidarietà dimostrata da amici, familiari e semplici conoscenti è un chiaro segnale che il suo spirito e il suo esempio rimarranno per sempre nel ricordo collettivo. La lotta per la ricerca sulla SMARD 1 proseguirà, alimentata dall’eredità di Federica e dalla determinazione dei suoi cari, che non smetteranno di lottare per un futuro migliore.