Politica

Fra Spagnuolo e Spagnuolo, spunta… Guerriero

Il medico sarebbe stato invitato da Tuccia e Laurenzano a candidarsi a sindaco sfidando il primo citatdino uscente. L’Udc, invece, starebbe pensando all’ex assessore ai Lavori pubblici

Gioacchino Guerriero, Paolo Spagnuolo e Geppino Spagnuolo

Alla eventuale candidatura a sindaco del consigliere comunale Giuseppe Spagnuolo da parte dell’Unione di Centro e… dintorni, il Partito Democratico potrebbe “rispondere” con Gioacchino Guerriero: è questa la clamorosa indiscrezione che filtra in queste ore da alcuni ambienti politici cittadini.

Spagnuolo, se sciogliesse la riserva, potrebbe poter contare sull’appoggio di una parte della minoranza consiliare, da quella parte del Partito democratico rappresentata dall’ex assessore Tony Troisi e da alcuni strati della società civile. Nei prossimi giorni se ne saprà di più, ma intanto – e non sarà un caso – si registra l’indiscrezione che riguarda Guerriero. Il medico, ex assessore della giunta-Laurenzano, sarebbe stato invitato a candidarsi a sindaco proprio dal suo amico e collega Aldo Laurenzano insieme all’attuale vicesindaco Luigi Tuccia che con l’ex sindaco avrebbe stretto un “accordo” in vista delle prossime elezioni, favorito dalla circostanza che Laurenzano avrebbe abbandonato la corrente interna al PD che fa capo all’ex senatore Enzo De Luca per aderire a quella della presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, rappresentata in città proprio da Luigi Tuccia.

Difficile verificare se la notizia sia fondata oppure sia soltanto una “suggestiva” ipotesi, ma resta il fatto che il dibattito politico in vista delle prossime elezioni comunali sembra ormai sul punto di salire di tono e “costringere” i protagonisti – partiti o persone – ad uscire dall’ombra. In ogni caso, se il PD, o quantomeno una parte di esso, stia realmente pensando di candidare Gioacchino Guerriero, indipendentemente dalla disponibilità di quest’ultimo, appare chiaro che il sindaco uscente Paolo Spagnuolo dovrà accettare la possibilità di ricandidarsi senza il sostegno del PD, ipotesi che, comunque, a quanto è dato sapere, non gli toglie il sonno. Anzi, l’attuale primo cittadino sarebbe consapevole del rischio che si affaccia e, tacitamente, in uno con il suo vice, ha deciso di proseguire il mandato “come se nulla fosse”.

Il punto, però, è anche un altro: ma quanti PD ci sono? Almeno tre sembra: uno rappresentato da Tuccia che punterebbe su Gioacchino Guerriero, un altro rappresentato dall’ex assessore Troisi che punterebbe su Giuseppe Spagnuolo e un altro ancora composto da tutti coloro i quali non si riconoscono sulle precedenti posizioni, che sono tanti, a cominciare dall’On. Valentina Paris. In ogni caso, da quando si è dimesso il segretario cittadino Gerardo Malavena è diventato ancora più difficile capire che aria tira nel PD, anche se recentemente sembra tornato a seguirne le sorti da vicino l’ex assessore e vicesindaco Franco Landi, forse con l’obiettivo di proporsi come mediatore fra le varie anime atteso che il direttorio formato da Costantino Pesca, Antonio Iannaccone e Manuela Auriemma sembra aver assunto esclusivamente il compito di “traghettare” il partito fino al prossimo congresso, previsto non prima della fine dell’anno.

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Gianluca Roccasecca