Ieri è andato in onda sulla storica emittente televisiva irpina un approfondimento curato da Ottavio Giordano per la rubrica “Paisà”
Solenni festeggiamenti per rinnovare la tradizione dei falò in onore di San Sabino. L’8 febbraio l’accensione dei ben 17 “focaroni” ha attirato a sé non solo atripaldesi devoti, ma curiosi accorsi da altre città per addentrarsi nello storico rito.
Da un po’ di anni non si vedeva un centro città così gremito di persone, come da programma, alle 19.30 l’accensione del falò di piazza Umberto I, il primo, quello che da sempre dà il via agli altri. Una benedizione dal sapore locale a cura del parroco della Chiesa Madre, don Fabio Mauriello alla presenza di don Ranieri Picone della parrocchia del Carmine, del coordinatore del comitato festa, Carmine Pesca.
Non presente il primo cittadino, Paolo Spagnuolo, la sua assenza, annunciata in un comunicato, è stata causata da un piccolo problema di salute, a fare le veci, il vicesindaco Luigi Tuccia.
I fuocaroni al chiaro di luna hanno attirato a sé l’attenzione di tv e giornali, in onda due servizi, a cura di Telenostra per la rubrica “Paisà”.
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