Domani pomeriggio a Palazzo civico, proprio nel luogo dove è vissuto da piccolo, s’inaugura la mostra del nostro concittadino emigrato in Svizzera
Gianni Del Gaudio è una di quelle persone che potrebbero rappresentare un’epoca, una generazione, la generazione dei ventenni che negli anni ’70 mentre cercava, fra sogni e speranze, di immaginare e costruire il proprio futuro si ritrovò sepolta dalle macerie sociali ed economiche prima ancora che edili del terremoto dell’80.
E neanche per Gianni, come per tanti altri, fu facile uscire da sotto quelle macerie, ci riuscì grazie ad una grande forza di volontà e dal desiderio di non darsi per vinto. Partì per non tornare più ad Atripalda se non per riabbracciare la sua famiglia, i suoi amici fraterni e tutti coloro che con dispiacere lo videro andar via.
Ora Gianni è tornato. Dopo più di trent’anni quel ragazzo che qualche anno dopo il terremoto lasciò il suo posto di bibliotecario precario per ricominciare un’altra vita a Ginevra, da tecnico del suono e cineoperatore, si riappropria dei suoi luoghi più cari attraverso ciò che la vita, un po’ dispettosa e un po’ generosa, gli ha donato dopo l’ictus che lo ha colpito sei anni fa e che gli ha addormentato una parte del corpo: l’espressione artistica che si disvela nei suoi “Collages”. Pezzi di carta accuratamente selezionati che accostati e assemblati esprimono emozioni, luoghi, volti, sentimenti e il tempo che passa.
Dopo aver esposto le sue opere in Svizzera, all’Officine Grimm di Carouge nel 2016 e alla Casa delle Arti di Plan-les-Ouates a Ginevra nel 2017, riscuotendo apprezzamenti sia dalla critica che dai visitatori, Gianni Del Gaudio corona il sogno di presentare i suoi “lavori” ad Atripalda, nel chiostro del Comune, in quel palazzo che un tempo era anche la sua casa. Già, perché Gianni è figlio di Pasquale e Carmela che fino al 1980 lavoravano al Comune, il primo come impiegato e la seconda come portinaia e perciò alloggiava proprio nell’edificio, dove forse tornerà ad udire ancora i passi e la voce dei suoi genitori.
La mostra sarà inaugurata domani, giovedì 17 maggio, alle ore 18:30, dal sindaco Spagnuolo, dall’assessore alla cultura Urciuoli e da altri esponenti dell’Amministrazione comunale. E la possibilità di esporre i “collages” ad Atripalda rappresenta per Del Gaudio un sogno che si avvera, perché rappresenta una tappa fondamentale del suo nuovo percorso di vita nel segno dell’arte.
Le opere, una ventina circa, resteranno esposte per quattro giorni, fino a domenica 20 maggio e naturalmente ad illustrarle ci sarà lui, insieme alla sorella Rita, al fratello Salvatore e a tutta la famiglia, agli amici fraterni Enzo, Sabino e Giovanna che soprattutto da quando Gianni ha accusato il colpo non hanno mai smesso di incoraggiarlo a seguire il suo istinto e la sua passione, che insieme alle terapie a cui si sottopone continuamente, gli stanno facendo tanto bene, al corpo e allo spirito. Perché senza spirito non può esserci né arte e né vita.