
Giorgia Meloni parteciperà al vertice di Parigi mentre il governo italiano discute di pace in Ucraina - Ilsabato.com
Il prossimo giovedì, 27 marzo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni prenderà parte al vertice dei “volenterosi” che si svolgerà a Parigi, organizzato dal presidente francese Emmanuel Macron. La decisione è stata presa in seguito a una rapida evoluzione della situazione, passando da un iniziale scetticismo a un sì definitivo, dato che gli avvenimenti a Bruxelles, dove Meloni si trovava per il Consiglio europeo, hanno accelerato i tempi. È stato comunicato ai ministri che il Consiglio dei ministri, precedentemente programmato per giovedì, si terrà lunedì 31 marzo, in virtù degli impegni internazionali della premier.
Agenda del vertice tra i “volenterosi”
La partecipazione di Meloni non implica necessariamente l’approvazione delle proposte discusse durante il vertice. Macron ha chiarito in un comunicato su X che l’obiettivo principale del summit è di concludere i preparativi per il supporto all’esercito ucraino e stabilire le garanzie di sicurezza che queste forze europee potranno fornire. Dopo due incontri precedenti ai quali l’Italia ha partecipato solo come Paese osservatore, si punta ora a rendere operativa una forza europea di peace-keeping. Questa idea è stata però oggetto di critiche da parte di Meloni, che la considera complessa e poco efficace. La premier ha espresso la sua preferenza per una forza che operi sotto l’egida delle Nazioni Unite o della NATO, sottolineando la necessità di un approccio ben definito nel contesto della sicurezza globale.
L’assenza italiana a Parigi, soprattutto in un incontro con la presenza di Volodymyr Zelensky, sarebbe stata interpretata come una rottura significativa. Pertanto, la premier ha deciso di partecipare, ma con l’intento di lasciare chiaro il suo disaccordo sull’idea di una forza europea di peace-keeping, ribadendo che l’Italia ha una propria visione della questione.
Attivismo di Salvini e le sue dichiarazioni
Durante il tragitto che l’ha portata a Parigi, Meloni ha fatto tappa a Bologna per visitare il Cosmoprof, una fiera di cosmetica di rilevanza internazionale, un evento che rappresenta un’occasione di networking e promozione per il settore. Tuttavia, a Palazzo Chigi l’attenzione è rivolta alla crescente attivismo del leader della Lega, Matteo Salvini, il quale ha recentemente avuto un colloquio telefonico con il vice presidente degli Stati Uniti J.D. Vance. In questo dialogo, sono stati discussi temi come la ricerca di una pace duratura in Ucraina e le tecnologie americane per la connessione satellitare, facendo riferimento a Starlink, il servizio di Internet satellitare di Elon Musk.
Il dialogo tra Salvini e Vance ha suscitato reazioni miste a Palazzo Chigi, considerato che offre a Salvini una visibilità internazionale che non è passata inosservata. Salvini, parlando a un evento politico a Napoli, ha affermato che la vera sfida è lavorare per la pace e il disarmo, contrapposto a quanto ritiene un eccesso di spesa militare europea. Ha evidenziato la dissonanza tra i colloqui in corso per la pace e l’idea di un esercito europeo, sostenendo che l’accento deve essere posto sul disarmo piuttosto che sul riarmo.
Le reazioni a livello politico e il supporto per l’attivismo di Salvini
La telefonata tra Salvini e Vance è stata accolta con entusiasmo da Andrea Stroppa, assistente di Elon Musk in Italia, il quale ha espresso il suo approvazione sui social riguardo al colloquio. Fra i punti discussi, le opportunità di collaborazione nel settore delle tecnologie satellitari, molto apprezzate dall’amministrazione americana. Stroppa ha sottolineato che il riconoscimento da parte di Salvini dell’importanza della leadership americana nella tecnologia satellitare contribuisce a rafforzare i rapporti tra Italia e Stati Uniti.
In risposta, lo stesso Vance ha commentato la piacevole conversazione avuta, ringraziando Salvini per l’accoglienza riservata a sua moglie in Italia. Ha anche espresso il desiderio di visitare l’Italia intensificando così i legami tra i due Paesi. Questa interazione tra i leader sottolinea il continuo interesse e l’effetto dell’attivismo politico e diplomatico, con Meloni e Salvini che cercano di trovare la loro strada all’interno di un panorama internazionale complesso e in continua evoluzione.