La rivista nazionale inserisce quella di Atripalda fra le campagne che nel 2022 potrebbero dare i risultati più interessanti. Intanto occorre una nuova autorizzazione ministeriale insieme al rinnovo della convenzione
Le ultime scoperte nel parco archeologico di Atripalda sono finite sulla rivista online “Arcæo Reporter”, una testata nazionale che si occupa esclusivamente di “giornalismo archeologico” attraverso reportage sul campo. In un articolo pubblicato il 31 dicembre scorso, contenente una selezione di scavi e restauri “outsider” che nel 2022 potrebbero dare i risultati più interessanti, spicca il progetto “Abellinum. Piano per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dell’antico centro irpino” che punta allo studio dell’antica città di Abellinum con l’obiettivo di ampliare le conoscenze e creare strumenti utili alla ricerca, alla tutela e alla promozione del patrimonio culturale di Atripalda (AV).
“Dopo due anni di lavori di ricerca di archivio e bibliografico – si legge nella scheda universitaria riportata nell’articolo –, di ricognizioni archeologiche e geo-morfologiche la nuova campagna di scavi archeologici, partita nel mese di luglio 2021, ha portato alla luce fasi dell’insediamento e dell’organizzazione urbana dell’antica Abellinum. Il nuovo scavo ha fatto riemergere un nuovo edificio, articolato in almeno sei ambienti isorientati con il decumano e la domus già noti”.
Citazione a parte, una settimana dopo l’articolo è stato “condiviso” sulla pagina facebook del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DiSPaC) dell’Università degli Studi di Salerno, insieme ad una serie di fotografie scattate l’estate scorsa ad Atripalda, fra le quali quella effettuata dall’alto grazie ad un drone rende efficacemente la scoperta effettuata grazie alla campagna di scavo, individuandone la posizione all’interno del parco.
L’autorizzazione ministeriale agli scavi è scaduta lo scorso 31 dicembre, ma l’Università di Salerno si sta facendo carico di ottenere una proroga allo scopo di rinnovare la convenzione sottoscritta circa tre anni fa con il Comune e la Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino-Mibac per proseguire nella “ricostruzione” dell’antica città di Abellinum.