
Guido Crosetto racconta la sua vita e la politica in un'intervista radiofonica - Ilsabato.com
Guido Crosetto, attuale ministro della Difesa, si è raccontato in un’intervista su Radio1 durante il programma “Un giorno da pecora”. Tra aneddoti personali e riflessioni sul suo operato, l’ex presidente di Fratelli d’Italia ha affrontato vari temi legati sia alla sua vita privata sia alla situazione politica attuale, rivelando lati inediti della sua persona e del suo percorso professionale.
La carriera di Crosetto e il suo libro
Nel corso dell’intervista, Crosetto ha parlato della sua recente pubblicazione, «Storie di un ragazzo di provincia», libro che ha scritto tre anni fa. Nonostante manchino riferimenti agli ultimi eventi della sua carriera politica, il testo si propone come un viaggio nelle sue origini e nelle sue esperienze giovanili. Con un racconto che abbraccia luoghi come Marene, Alba e Cuneo, il ministro condivide momenti significativi della sua infanzia: «Chi conosce la pianura padana sa che si allevano maiali e vacche; quando da bambino mi lamentavo per l’odore di letame, mio padre mi rispondeva che era grazie a quella puzza che avevamo da mangiare». Questo aneddoto rivela non solo il legame profondo con le tradizioni agricole, ma anche il rispetto verso il duro lavoro che caratterizza la vita di provincia.
Momenti difficili e significativi
Durante l’intervista, Crosetto ha anche toccato momenti drammatici che ha vissuto nel suo ruolo di ministro della Difesa. Uno in particolare è rimasto impresso nella sua mente: il suo ritorno in elicottero da Herat, dove ha dovuto affrontare alcune situazioni tragiche legate alle missioni di pace. La narrazione di un soldato che si è sacrificato per proteggere i suoi compagni ha messo in luce il senso del dovere che anima le forze armate. Crosetto ha descritto questo gesto come una scelta al di là dell’istinto di sopravvivenza, manifestando una capacità straordinaria di valorizzare l’impegno e il sacrificio. La rievocazione di tali esperienze non è solo un racconto di guerre, ma anche un inno ai valori di amore per la patria e di solidarietà tra i soldati.
Tra ironia e diplomazia: la politica attuale
Nel dialogo, Crosetto ha mostrato la sua abilità nel gestire anche le domande più spinose con un tono leggero e ironico. Sul tema della relazione con il presidente francese Macron ha optato per un approccio diplomatico, pur restando nei limiti del possibile per non alimentare polemiche. Ha ribadito l’importanza di riconoscere il valore del leader di un altro Stato, evitando giudizi affrettati. D’altro canto, la sua interazione con la presidente Giorgia Meloni ha offerto un’ulteriore panoramica sul dinamismo interno al governo, con Crosetto che racconta momenti di convivialità durante i viaggi, come le sfide a carte che rendono il loro rapporto personale, oltre che politico.
Le sfide della difesa europea
Una domanda cruciale emersa nell’intervista ha riguardato il dibattito sul riarmo europeo. Crosetto ha chiarito il suo punto di vista, sostenendo che non si tratta solo di accumulare armamenti, ma di costruire una vera e propria difesa in grado di fronteggiare le minacce globali, come dimostrato anche dall’inesorabile evoluzione della geopolitica mondiale. Ha messo in guardia sulle conseguenze di una corsa agli armamenti poco ragionata, evidenziando che ciò che serve è un approccio strategico alla difesa necessaria, in cui il concetto di equilibrio tra le forze diventa essenziale, soprattutto alla luce del passato recente segnato da conflitti e tensioni internazionali.
Riflessioni personali e una vita oltre la politica
Tra i momenti più toccanti dell’intervista, Crosetto ha condiviso alcuni aspetti della sua vita privata, menzionando il tempo dedicato ai suoi figli e la volontà di essere un genitore presente. Il suo modo di affrontare l’attuale periodo, dedicandosi alla famiglia e riflettendo sul ruolo del genitore, offre uno spaccato umano di una figura pubblica spesso esposta a critiche e discussioni accese. La sua esperienza nel mondo della musica e delle arti giovanili, attraverso la cooperativa culturale Zabum, arricchisce ulteriormente il suo profilo, dimostrando come la sua vita sia stata costellata di esperienze diversificate, contribuendo a formare un pensiero critico e una sensibilità unica.
L’intervista si è conclusa con una nota più intima, facendo emergere il contrasto tra la figura pubblica e l’umanità di un uomo che desidera essere un marito e un padre presente, riflettendo sul valore del tempo trascorso insieme. Queste parole hanno lasciato un’impressione profonda, mettendo in evidenza quanto gli affetti e le relazioni personali siano altrettanto importanti nella vita di un politico.