Pochi giorni e dovremo smontare l’albero di Natale? In realtà la data giusta non è quella del 7 gennaio… Ecco la verità
Se c’è una cosa su cui sembra che gli italiani non riescano a mettersi d’accordo è proprio la questione dell’albero di Natale. Mentre la tradizione di addobbare l’albero è consolidata con date diverse a seconda delle città – dall’8 dicembre per l’Immacolata Concezione, al 6 dicembre per San Nicola a Bari, fino al 13 dicembre per Santa Lucia – la situazione si complica ulteriormente quando si tratta di smontarlo.
Molti di noi sono abituati a disfarlo il giorno dopo l’Epifania, ossia il 7 gennaio. Ma c’è una data più corretta che è spesso dimenticata. Ecco la data che nessuno conosce.
La tradizione dimenticata
La tradizione cattolica stabilirebbe che l’albero di Natale dovrebbe essere smontato non il giorno dopo la Befana, ma il giorno prima della festa di Candelora, che si celebra il 2 febbraio. Questo giorno segna la presentazione di Gesù al Tempio, avvenuta 40 giorni dopo la sua nascita. Questa data, risalente al XVIII secolo, è una tradizione che pochi conoscono e che pochi seguono. In effetti, l’abitudine di mantenere l’albero fino alla Candelora è un’usanza che potrebbe portare un senso di continuità e di celebrazione durante il periodo invernale.
Al di là della tradizione legata alla Candelora, c’è un’altra spiegazione che giustificherebbe il smontaggio dell’albero intorno al 6 gennaio. Secondo la tradizione cristiana, questo giorno rappresenta la dodicesima notte dopo il Natale, il momento in cui, secondo i Vangeli, i Re Magi giunsero alla grotta di Betlemme per rendere omaggio a Gesù. Da quel momento in poi, le decorazioni natalizie non avrebbero più motivo di rimanere esposte. È interessante notare come le credenze popolari abbiano dato vita a moltissime interpretazioni sul significato della dodicesima notte, creando un’atmosfera quasi magica attorno a questa tradizione.
C’è anche un aspetto psicologico che merita attenzione. Molti studi suggeriscono che circondarsi di decorazioni natalizie possa avere un impatto positivo sull’umore. La luce delle decorazioni, i colori vivaci e l’atmosfera festosa possono contribuire a creare un senso di felicità e benessere. Questo ha portato alcune persone a voler prolungare questa atmosfera il più a lungo possibile, persino oltre la Candelora. La tendenza a decorare già a novembre non è quindi solo una questione di anticipare le festività, ma anche un modo per affrontare i mesi invernali con un po’ più di gioia e positività.
Le tradizioni regionali
Ogni regione e città italiana ha le proprie tradizioni legate all’albero di Natale e al suo smontaggio. Ecco alcune delle più comuni:
- Milano: la tradizione impone di montare l’albero il 7 dicembre in onore di Sant’Ambrogio.
- Palermo: le decorazioni possono rimanere fino a gennaio inoltrato.
- Nord Italia: c’è una forte propensione a smontare tutto il prima possibile.
Queste usanze locali possono influenzare il modo in cui viviamo le festività, creando un mosaico di tradizioni diverse.