Anche i mutamenti climatici dietro la povertà. Uno studio spiega come e perché i temporali aumentano la povertà nel mondo.
Il meteo non è solo una questione di previsioni giornaliere o di scelta dell’abbigliamento adatto. Infatti, le condizioni climatiche hanno un impatto profondo sulla nostra vita quotidiana e sull’economia globale. Che si tratti di una tempesta improvvisa o di un periodo di siccità prolungata, il clima può influenzare settori fondamentali come l’agricoltura, il turismo e i trasporti.
La ricerca, realizzata in collaborazione con la Northwestern University e la Pennsylvania State University, spiega come i temporali, soprattutto, quelli dell’ultimo periodo, possono influenzare l’economia mondiale e aumentare la povertà.
Ecco perché i temporali aumentano la povertà
Del resto, eventi atmosferici estremi come temporali, alluvioni o ondate di calore non si limitano a creare disagi momentanei. Possono cambiare radicalmente il panorama economico, soprattutto nelle aree già fragili. Nei paesi in via di sviluppo, per esempio, un raccolto distrutto dalla pioggia può significare intere comunità senza cibo o reddito. La povertà, in questi casi, non è solo una conseguenza, ma una trappola che diventa sempre più difficile da spezzare.
Senza ombra di dubbio, l’agricoltura è il settore più vulnerabile agli effetti del clima. Un temporale fuori stagione può rovinare mesi di lavoro, mettendo in ginocchio intere filiere produttive. Però, l’impatto non si limita alle campagne. L’aumento dei prezzi dei prodotti agricoli si riflette immediatamente sul costo della vita, colpendo soprattutto le fasce più deboli della popolazione.
Non va meglio per il turismo, un settore che dipende fortemente dal clima. Piogge incessanti o temperature estreme possono scoraggiare i visitatori, riducendo le entrate di chi lavora in questo campo. Allo stesso modo, il settore dei trasporti subisce ritardi e danni economici a causa di condizioni meteo avverse. Gli autori, tra cui Matteo Coronese, ricercatore della Scuola Sant’Anna, hanno combinato alcuni dati con informazioni economiche. Lo scopo era quello di esaminare l’evoluzione dei redditi e dei salari nei periodi successivi agli eventi climatici.
La situazione è aggravata dal cambiamento climatico, che rende sempre più frequenti eventi atmosferici estremi. Gli esperti avvertono che, senza interventi mirati, il meteo continuerà a essere una delle principali cause di instabilità economica, alimentando disuguaglianze e povertà.
Però, esistono soluzioni. Investire in infrastrutture resilienti, migliorare le tecnologie per la previsione del tempo e sostenere le comunità vulnerabili sono passi fondamentali per ridurre l’impatto del clima sull’economia. In definitiva, il meteo non è solo una variabile atmosferica, ma un fattore determinante per il nostro futuro economico e sociale. Capirne l’influenza è il primo passo per affrontare le sfide che ci pone.