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Il Centro Servizi è stato venduto alla società “Mar Group s.r.l”

Si tratta di un gruppo che possiede quote societarie in decine di supermercati localizzati tra Campania, Lazio, Puglia e Basilicata

Il Centro servizi di via San Lorenzo è stato venduto per un importo complessivo di 1.760.000 euro alla società “Mar Group s.r.l” con sede ad Ariano Irpino. L’acquirente, inoltre, ha già informato il Comune di voler procedere all’acquisto dell’immobile con pagamento in un’unica soluzione all’atto della stipula del rogito notarile (hanno già versato 176mila euro a titolo di cauzione). Nel dettaglio, si tratta di una società possiede quote societarie in diverse aziende che operano nel settore del commercio al dettaglio di prodotti food e non food con 14 supermercati e 7 ipermercati localizzati in Campania, Lazio, Puglia e Basilicata

Dopo dieci anni di tentativi falliti, di trattative vere o presunte e di ripensamenti, lo scorso 22 settembre è andata finalmente in porto la cessione della struttura costruita alla fine degli anni ’90 grazie ad un finanziamento di 6 miliardi delle vecchie lire per essere funzionale alle piccole e medie imprese. E la cifra che il Comune presto incasserà è pari a 1.760.000 euro, una somma che probabilmente basterà grosso modo a pareggiare l’indennità di esproprio dei terreni di proprietà delle sorelle Gengaro su cui fu realizzata che, nel frattempo, il Comune è stato condannato a corrispondere. Una cifra, tra l’altro, pari a meno della metà della valutazione iniziale di 4.330.000 euro realizzata prima di mettere l’immobile sul mercato.

In ogni caso, dopo che inizialmente l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Spagnuolo aveva immaginato di togliere il Centro servizi dal mercato immaginando solo di concederlo in affitto, le ragioni di bilancio insieme alla speranza che l’interessamento di qualche gruppo industriale potesse concretizzarsi, hanno convinto un anno fa il primo cittadino a rimettere in vendita l’immobile, partendo dalla cifra di 2.443.550 euro, aggiornata rispetto a dieci anni fa per effetto di un coefficiente di vetustà. E così, dopo tre esperimenti andati deserti, che via via ne hanno progressivamente fatto calare il prezzo, è arrivata l’offerta che tutti aspettavano, per un importo di 1.760.000 euro.

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Redazione