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Il mistero del ponte sul Salzola

Ad un anno dalle verifiche di staticità, l’apertura al traffico veicolare non sembra più tanto scontata, ma i test sono costati oltre 18mila euro: tutti soldi sprecati se nessuno fa nulla

Il sopralluogo (foto Antonio Cucciniello)

Dopo il fantomatico “Ponte sullo stretto”, che ormai rientra tra le promesse elettorali più gettonate, troviamo il nostro ponte sul Salzola che, almeno fino ad un anno fa, era ad un piccolissimo passo dal diventare carrabile, così da garantire un flusso veicolare più equilibrato dopo che la giunta comunale, con un atto di indirizzo, nel settembre 2016 sembrava aver recepito quella col tempo stava diventando una esigenza sempre più avvertita.

Ed invece, sembrerebbe, che attualmente questa speranza sia diventata più che remota. L’argomento in questione, nonostante ne sia passata di acqua sotto i ponti, è stato sempre piuttosto attuale, per sicurezza si può chiedere ai residenti oppure a chi usufruisce delle attività presenti nella zona, ad esempio chi si reca alle Poste, ed ogni volta deve stare attento a non farsi investire oppure concentrazione massima per effettuare mille manovre ed uscire indenni dal transito su via Santi Sabino e Romolo, che con una eventuale riapertura del ponte sarebbe diventata a senso unico.

L’ex Amministrazione, ricordiamo, spese 18.397,60 euro per le verifiche sulla staticità del ponte (lavori affidati alla ditta “Items srl”), che produssero dei risultati piuttosto soddisfacenti, al punto che il responsabile del servizio dei lavori pubblici, il geometra Felice De Cicco, nel lontano febbraio 2017, ai nostri taccuini, nonostante mancasse ancora il rilascio del certificato di collaudo, affermò che “Il ponte è stato collaudato e può supportare le sollecitazioni dei veicoli. Sicuramente ci sarà la riapertura al traffico a senso unico”.

La riapertura del ponte, inoltre, avrebbe garantito anche la riqualificazione di piazza Papa Giovanni XXIII, con l’introduzione della sosta a pagamento. Dopo questi esami, però, nulla si è saputo più, e sembrerebbe che questo tipo di intervento non rientri tra le priorità dell’attuale Amministrazione. Un vero peccato, secondo gran parte dei cittadini e non solo, dato che questa modifica avrebbe evitato il caos che si crea in via Santi Sabino e Romolo (soprattutto in certi giorni, ad esempio il ritiro delle pensioni), garantendo una maggiore sicurezza, quindi, sia ai pedone che ai veicoli.

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Redazione