
Il Papa superato la fase critica: ora si apre un lungo cammino di riabilitazione - Ilsabato.com
La salute di Papa Francesco sta vivendo un miglioramento significativo. Dopo aver battuto la polmonite bilaterale e superato la necessità di ventilazione meccanica, il Pontefice ha lasciato la fase acuta della sua malattia. Adesso, si prepara ad affrontare un periodo di riabilitazione, che si prospetta abbastanza lungo, nel quale continuerà ad avere bisogno di supporto respiratorio e utilizzerà servizi di logopedia. I medici del Policlinico Gemelli hanno discusso anche di altre infezioni che necessitano di attenzione, confermando un quadro clinico impegnativo.
La situazione clinica attuale
Secondo quanto riportato da Roberto Tarquini, primario di Medicina interna all’ospedale di Empoli, il miglioramento del Papa è stato evidente. Avendo risolto la polmonite bilaterale e allontanandosi dalla ventilazione meccanica, il Papa non ha più bisogno di restare in ospedale. Tuttavia, la sua età e le condizioni di salute attuali rendono la situazione delicata. Il ricovero ospedaliero potrebbe comportare rischi di infezioni da batteri resistenti, un aspetto da non sottovalutare per pazienti anziani.
Tornare a casa rappresenta una strada sicura per affrontare le fasi di riabilitazione. Il Pontefice proseguirà la sua cura con l’ossigenoterapia domiciliare, che è fondamentale per mantenere il livello di saturazione di ossigeno adeguato. Inoltre, la riabilitazione logopedica sarà cruciale per recuperare le abilità vocali compromesse dalla lunga esposizione all’ossigeno ad alti flussi, che ha reso le mucose delle vie respiratorie più secche e fragili.
Il percorso di riabilitazione
Il percorso di riabilitazione per Papa Francesco non si limiterebbe alla logopedia. Come affermato da Tarquini, è probabile che sia necessaria anche una riabilitazione motoria. L’immobilità prolungata durante la degenza ha reso importante focalizzarsi sul condizionamento fisico. La rieducazione dei muscoli coinvolti nella deambulazione è essenziale per migliorare la mobilità generale e, di conseguenza, la funzionalità respiratoria.
Come sottolineato dal Cardinale Victor Manuel Fernandez, il Pontefice dovrà riprendere confidenza con il suo stesso corpo, un processo che richiederà pazienza e tempo. La ripresa dell’attività fisica potrebbe contribuire notevolmente al suo benessere complessivo. L’aspetto riabilitativo non è mai da sottovalutare per chi, dopo una lunga malattia, deve ritrovare la forza e la resistenza necessarie per le attività quotidiane.
Persistenza di infezioni opportunistiche
Nella conferenza stampa, è emerso un altro aspetto critico della salute del Papa. I medici hanno parlato di alcune infezioni da virus e miceti che persistono e necessitano di particolare attenzione. Le infezioni opportunistiche si sviluppano in pazienti con un sistema immunitario indebolito, una condizione che potrebbe essere stata favorita dalla terapia cortisonica a cui Francesco è stato sottoposto.
Queste infezioni, pur trattabili con farmaci orali, richiedono tempo e monitoraggio continuo. Gli esperti hanno sottolineato la necessità di prestare particolare attenzione a questi aspetti, per garantire un recupero completo e duraturo del Pontefice.
La ripresa della salute di Papa Francesco sta dando speranza ai suoi fedeli e a tutti coloro che seguono le sue attività. La strada verso il recupero è lunga, ma la determinazione e il supporto del personale medico, insieme alla volontà del Papa di affrontare questa sfida, possono fare la differenza nel suo cammino verso una piena guarigione.