Politica

«Il parcheggio del distretto è proprietà privata e chi vuole utilizzarlo gratis è uno scroccone»

La famiglia Palma replica alle critiche sollevate dopo l’introduzione della sosta a pagamento nell’area antistante la struttura sanitaria di via Manfredi

In questi giorni, in vista dell’imminente apertura a pagamento del parcheggio di Via Manfredi, in zona antistante l’ASL, sono usciti diversi articoli su quotidiani locali, nazionali e su vari siti internet, a firma di varie associazioni, riportanti molte inesattezze che necessitano di doverose rettifiche. In particolare ci si riferisce all’articolo di “Primavera Irpinia” pubblicato in data 22 u.s. sul proprio sito internet.

Prima, però, di evidenziare tutte le inesattezze riportate in detto articolo, occorre preliminarmente fornire le seguenti informazioni che servono di aiuto alla comprensione dei fatti:

La famiglia Palma è proprietaria, con riferimento all’argomento in discussione, dell’area antistante al distretto ASL di Atripalda.

Tale area ha destinazione d’uso a parcheggio.

Il P.R.G. di Atripalda prevede per una parte di detta area la destinazione a parcheggio pubblico da realizzarsi tramite esproprio o con convenzione con i proprietari.

Poiché il Comune non era e né è in grado di sopportare i costi di esproprio e di realizzazione della parte di parcheggio a destinazione pubblica ha optato per la convenzione con i proprietari.

Con la firma della predetta convenzione i proprietari dell’area, fermo rimanendo proprietari, si sono impegnati a destinare all’uso pubblico la parte della loro area destinata dal P.R.G. a parcheggio, obbligandosi solo ad applicare la tariffa comunale di 50 centesimi all’ora, rimanendo, nel contempo, liberi di gestire a proprie cure e spese anche il parcheggio a destinazione pubblica.

Di contro il Comune, con la firma della predetta convenzione, otteneva non solo la disponibilità immediata del parcheggio da destinare all’uso pubblico senza sopportare alcun costo, ma proprio perché l’area rimaneva in capo ai proprietari, continuava a percepire tutte le imposte previste per legge: IMU, TASI, TARI, etc..

Tale convenzione è stata oggetto di ricorso innanzi al TAR, da parte di un interessato, in quanto ritenuta illegittima.

Il TAR di Salerno, a distanza di oltre tre anni dal ricorso, con propria sentenza, rigettava il ricorso, confermando la legittimità di tale convenzione e sancendo, quindi, in tal modo che il diritto di proprietà, tutelato peraltro dalla costituzione, è ancora sacro.

Nelle more della definizione giudiziaria della vicenda, tale area è rimasta però oggetto di occupazione selvaggia da parte dei più disparati soggetti che hanno usufruito “illecitamente” di un privilegio che non gli spettava.

Tutto questo fino ad oggi, allorché avendo terminato i lavori, ed essendo in procinto di avviare la gestione, ecco che compaiono sulla stampa e sul web i più disparati commenti sull’argomento, molti dei quali del tutto arbitrari e palesemente dimostrativi della non conoscenza dei fatti.

Fornite quindi, anche se succintamente, le predette informazioni per una più semplice comprensione della problematica in esame, con il presente intervento, si evidenziano le seguenti incongruenze rilevate nell’ articolo pubblicato da “Primavera Irpinia” in data 22 agosto u.s. sul proprio sito internet.

Circa le domande poste dai cittadini quali:

“Possibile che dobbiamo pagare per andare a fare una visita medica oppure per accompagnare un malato? Possibile che dobbiamo pagare per accompagnare i bambini a scuola? Possibile che dobbiamo pagare anche quando è in funzione la guardia medica e avremo bisogno di cure?”

Prima osservazione: Alla luce di quanto riportato nelle premesse, ove i proprietari dell’area non avessero stipulato alcuna convenzione con il Comune e non avessero, quindi, destinato all’uso pubblico la propria area, dove avrebbero parcheggiato le proprie auto i genitori che accompagnano i propri figli a scuola?

Seconda osservazione: Con il contratto stipulato con l’ASL i proprietari hanno tenuto fuori dalla locazione e quindi riservata a sé tutta l’area prospiciente l’ASL, per cui essendo tale area rimasta privata non è dato di capire a che titolo i proprietari devono consentire l’accesso con le auto a chi non ne ha diritto.

Né può esistere un’ASL di serie “A” e un’altra di serie “B”.

L’ASL di Avellino, ad esempio, non è servita da alcun parcheggio libero: anzi tutta la zona antistante all’ASL è a pagamento e con tariffa ben superiore a quella di Atripalda. Eppure gli utenti la frequentano e ne usufruiscono dei servizi senza alcuna lamentela.

È proprio grazie alla convenzione stipulata dal Comune con i proprietari che oggi si può dare una concreta risposta alle domande poste dai cittadini. Infatti, ora che il parcheggio convenzionato è avviato, è possibile parcheggiare facilmente e a tariffa sociale (0,60 €/h per parcheggiare, 0,10 € per accompagnare e prendere i bambini a scuola, gratis per i diversabili).

Fino a ieri tale parcheggio era preda solo di “portoghesi” che a frotte occupavano detta area illegittimamente (vedi professori pendolari che lasciavano le loro auto in sosta per recarsi ad insegnare in provincia con la macchina di altri colleghi; vedi le decine di operai di aziende limitrofe, che parcheggiavano a sbafo; vedi le decine di condomini dei fabbricati limitrofi che, sia durante la giornata che di notte parcheggiavano liberamente su detta area ritenendola oramai propria; etc…)

A dimostrazione di quanto poco innanzi riportato, valga la seguente testimonianza:

Ieri, 28 agosto 2018, alle ore dieci del mattino il parcheggio era pieno (N.B.: non si pagava).

Oggi, 29 agosto 2018, primo giorno a pagamento, alla stessa ora, nel parcheggio vi erano soltanto una quindicina di macchine su centotrentuno posti disponibili!

Questo significa solo una cosa: sono scomparsi dall’area tutti i “portoghesi”!

A questo punto sorge un dubbio: Vuoi vedere che i cittadini che si sono rivolti a “Primavera Irpinia” lamentando presunti abusi sono proprio quelli che appartengono alla schiera degli “scrocconi” che cercano in qualsiasi modo di ripristinare un privilegio illegittimo?

Circa l’importo della tariffa

La tariffa massima applicabile per convenzione è pari a 0,50€/ora. Orbene, nel mentre tale tariffa per il Comune è esente dall’IVA, non lo è per i gestori privati, così come precisato dall’Agenzia delle Entrate.

Pertanto la tariffa applicata sull’intera area, sia pubblica che privata, è costituita dalle seguenti due aliquote:

imponibile: 0,49 €

IVA (22%): 0,11 €

Prezzo al pubblico: 0,60 €

Non è inutile ricordare che l’IVA va versata allo Stato ed è a carico del consumatore.

Circa la mancata distinzione tra parcheggio pubblico e parcheggio privato

Non vi è affatto la necessità di distinguere distintamente il parcheggio convenzionato da quello privato, per il semplice motivo che la tariffa è unica per l’intera area: 0,60 € (IVA compresa), fatta salva la tariffa di 0,10 €, IVA compresa, valida solo nei periodi di attività scolastica e comunque sull’intera area. Tutto questo è ben evidenziato dalla cartellonistica predisposta sull’area. Non si capisce, quindi, da dove derivino i dubbi rappresentati da “Primavera Irpinia” né si capisce perché tali dubbi non siano stati palesati direttamente ai proprietari, che pure hanno riportato sulla cartellonistica i recapiti telefonici per richiedere informazioni.

Giova evidenziare, ancora, che dei 131 posti macchina di cui è dotata l’intera area a parcheggio, solo 40 sono quelli convenzionati, la rimanente parte, pari a 91 posti (N.B. più del doppio di quelli convenzionati), sono di esclusiva competenza dei proprietari. Questi ultimi, quindi, potevano ben stabilire per tali posti auto una tariffa superiore a quella comunale. Pur tuttavia si è preferito applicare anche per questi la stessa tariffa sociale.

Circa la mancata previsione dei quindici minuti gratuiti

Come già ampiamente evidenziato nelle premesse si ribadisce, ancora una volta, che l’area convenzionata è un’area privata destinata all’uso pubblico e non un’area pubblica destinata a parcheggio pubblico. Le regole da applicare sono quindi quelle concordate in convenzione tra i proprietari ed il Comune e non già quelle stabilite unilateralmente dal Comune per le proprie aree.

I quindici minuti gratuiti sono stati stabiliti dal Comune per le aree di proprietà comunali con delibera successiva alla convenzione stipulata con i proprietari.

Ove tale decisione, presa a posteriori, fosse applicabile anche all’area oggetto di convenzione ci si chiede a cosa servirebbe firmare un contratto quando poi una delle parti firmatarie è libera di modificarne il contenuto unilateralmente!

È da precisare, altresì, che l’art. 10 della convenzione affida ai proprietari la gestione del parcheggio restando questi ultimi liberi di gestire il servizio come più opportunamente ritengono e quindi anche riguardo alla gestione degli orari. L’unico vincolo è rappresentata dalla tariffa massima applicabile che non può eccedere i 0,50 €/ora.

Inoltre, è da precisare che su tutti i cartelli posizionati sull’intera area a parcheggio sono ben visibili sia gli orari che le tariffe applicate.

Pertanto sorge il dubbio che chi ha materialmente scritto l’articolo, peraltro senza firmarlo, non abbia affatto visionato di persona l’area destinata a parcheggio.

Di tanto si sentiva la necessità di contro dedurre ai rilievi rappresentati da “Primavera Irpinia” nell’articolo pubblicato in data 22/08/2018.

p.p. Ing. Francesco Palma

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Comunicato Stampa