Il Parco Pubblico e la sua “vivibilità”


Nota del presidente di “Progetto Italia Cristal”: «Gli atti vandalici ne hanno compromesso finora l’utilizzo»

pineta-veneziaIl parco pubblico di San Gregorio (ex Pineta Sessa) è al centro delle discussioni fin dal suo acquisto da parte del Comune di Atripalda, avvenuto agli inizi degli anni ’90. Il nostro Comune allora aveva ben altra capacità di spesa e furono investite diverse centinaia di milioni di lire per una struttura che, da subito, presentava incognite per la sua gestione, manutenzione e custodia. Un’area di circa 180.000 mq per la maggior parte ricoperta da boschi ed insediamenti rurali dismessi, distante circa 2 km dal centro e a ridosso di un’area di montagna. Negli anni il suo utilizzo, in comunione con l’ente Provincia di Avellino, è stato controverso, sporadico e lasciato all’improvvisazione. Utilizzato per ¼ della sua superficie e frequentato sporadicamente per pic nic e brevi escursioni, il Parco visse momenti esaltanti negli anni ’90, quando un gruppo di giovani atripaldesi ebbe una brillante intuizione: organizzare una grande manifestazione musicale denominata CRISI, che attirò gente da tutta la provincia e divenne un appuntamento fisso per diversi anni. Dopo questa esperienza il Parco fu dimenticato, diventando luogo di abbandono e degrado. Nel 2009 la breve gestione da parte dell’Associazione Verde Collina, con interventi di pulizia e manutenzione del verde, delle antiche vasche di raccolta acque e delle strutture in legno, riportò al vecchio splendore un’area di circa 3000 mq. L’ottimo lavoro fatto fu vanificato a causa del mancato rinnovo della convenzione nel 2010,da parte dell’Amministrazione dell’epoca . La forte nevicata del 2012,che danneggiò ed abbattè centinaia di alberi, provocò la chiusura del Parco per motivi di pubblica incolumità. Con l’avvento della nuova Amministrazione il Parco è tornato al centro dell’attenzione grazie all’impegno dell’assessore Prezioso che, insieme agli uffici preposti e dopo una estenuante trattativa con l’ Ente Provincia, ha provveduto, nel febbraio del 2014, ad effettuare interventi di messa in sicurezza. Tutto ciò, però, non è bastato perché l’inciviltà di taluni, che hanno vandalizzato l’area pic nic utilizzandola anche come discarica per rifiuti di vario genere, ha fatto sì che l’ex Pineta Sessa diventasse un luogo poco accessibile e poco accogliente.

Non si può pretendere, ovviamente, che ci possa essere una custodia diurna e notturna dati i costi e le scarse risorse economiche e umane da parte del Comune ed è per questo motivo che vanno coinvolte ancora di più tutte le Autorità preposte per potenziarne i controlli. Al momento dell’acquisto e negli anni successivi le possibilità economiche erano ben altre ed investimenti mirati avrebbero fatto diventare l’ex Pineta Sessa un vero gioiello! Che fare adesso? Bisogna individuare risorse esterne per il rilancio del Parco e in questo processo innovativo vanno coinvolte Associazioni di cittadini, di professionisti, di giovani atripaldesi e tutti coloro che abbiano idee, risorse e volontà ad impegnarsi. Dovrà essere compito dell’Amministrazione Comunale supportare tutti quelli che seriamente, con una prospettiva di ampio respiro, vogliono far sì che il Parco, questo nostro polmone di verde, torni ad essere un’area “vivibile” e accessibile a cittadini di ogni fascia di età.

Errico Venezia

Presidente dell’Associazione Progetto Italia Cristal



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