Politica

Il Pd sceglie da chi ricominciare

Domani urne aperte dalle 8:00 alle 20:00 per eleggere i segretari e le assemblee nazionale e regionale

Il seggio elettorale sarà allestito nell’ex sala consiliare

Domani, domenica 3 marzo, gli elettori del Pd eleggeranno il nuovo Segretario nazionale, il segretario Regionale e le assemblee sia regionali che nazionali. I seggi saranno aperti dalle ore 8:00 alle 20:00.  I candidati per il ruolo di Segretario nazionale saranno tre: Nicola Zingaretti, attuale governatore del Lazio, Maurizio Martina, segretario uscente, e Roberto Giachetti, ex vicepresidente della Camera.

Per votare sarà necessario recarsi alle urne con un documento di riconoscimento (il permesso di soggiorno o la ricevuta di richiesta di rinnovo per quanto riguarda i cittadini comunitari non italiani o extracomunitari), la tessera elettorale e un contributo minimo di due euro (per chi non è iscritto al Partito). Potranno votare tutti i cittadini maggiorenni ed anche i ragazzi con un’età compresa tra i 16 ed i 18 anni che si sono registrati sul sito del Partito.

Il seggio ad Atripalda verrà allestito presso l’ex sala consiliare ubicata in villa comunale. Il presidente è stato individuato in Andrea Montuori. In provincia, saranno quattro le compagini a sostegno dei tre candidati alla guida del Nazareno: una per Nicola Zingaretti, due per Maurizio Martina (una dell’area De Caro, l’altra della componente D’Amelio), ed una per Roberto Giachetti.

Cinque, invece, le formazioni a supporto dei candidati alla segreteria regionale: due per il sindaco di Poggiomarino (Napoli), Leo Annunziata, due per il deputato Umberto Del Basso De Caro ed una per la dirigente scolastica Armida Filippelli. Tra i candidati nelle due liste a sostegno di Annunziata due consigliere comunali: Fabiola Scioscia (nella lista dei dameliani) e Nancy Palladino (nella lista dei franceschiniani).

Le ultime elezioni primarie si svolsero il 30 aprile 2017, quando fu eletto come Segretario Matteo Renzi. In quell’occasione si recarono alle urne circa 1 milione e 700mila elettori. Ad Atripalda i votanti furono 249. A livello nazionale i tre candidati hanno fissato l’obiettivo minimo ad un milione di votanti, il che farebbe scendere, proporzionalmente, a circa 150 elettori il numero di persone attese al seggio atripaldese. Tuttavia se consideriamo che le consigliere Scioscia e Palladino alle ultime elezioni amministrative hanno ottenuto complessivamente circa 700 voti, il dato finale cittadino potrebbe essere più alto.

Un appuntamento cruciale, dunque, per il futuro del Partito, così come è emerso nel corso dei due dibattiti cittadini nelle ultime settimane. Il primo è stato organizzato da chi attualmente rappresentato il Partito in città, ovvero i tre consiglieri comunali- Palladino, Antonacci e Pesca– e l’ex assessore Andrea Montuori. In questa occasione si è discusso molto sul futuro del Partito e sulla necessità di superare un linguaggio individuale per fare finalmente squadra.

Molto più amari, invece, i toni utilizzati durante il dibattito di sabato scorso sul libro di CriscuoliIl dono”. Il giornalista e avvocato ha analizzato gli errori commessi dal Partito in questi anni e le occasioni perse o non sfruttate che avrebbero potuto produrre un risultato diverso da quello disastroso ottenuto alle ultime elezioni.

 

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Redazione