Il PD si conta prima di scegliere il prossimo sindaco


Domenica scade il tesseramento dopodiché si aprirà una lunga vigilia elettorale

La sede del PD in piazza Umberto I è aperta per raccogliere le ultime adesioni

La sede del PD in piazza Umberto I è aperta per raccogliere le ultime adesioni

Ormai è una vera e propria corsa a chi arriva ultimo. Tutti stanno riflettendo e, nel frattempo, stanno aspettando la decisione degli altri per sottoscrivere la tessera al Partito Democratico atripaldese. Una lotta di posizioni che sta coinvolgendo le varie correnti, perché se il gruppo che fa riferimento a Tony Troisi è in attesa degli sviluppi, altrettanto sta facendo quello che fa capo ad Aldo Laurenzano e Nancy Palladino. L’impressione è che, tuttavia, ci sarà un ritesseramento di massa con il rientro di qualche esponente storico che, a sorpresa, decise lo scorso anno di non rinnovare la propria iscrizione. Resta un enorme conflitto più o meno latente all’interno del circolo, soprattutto tra l’ala degli “anziani” del partito (quella che fa riferimento a Troisi) e la segreteria cittadina, ma anche con le altre componenti resta un gelo di fondo che ha penalizzato fortemente la partecipazione a riunioni e direttivi. Insomma, ancora una volta la consapevolezza di essere il maggiore e più organizzato partito cittadino non sta aiutando il Pd a ritrovare unità di intenti e di azione, anzi. Il rischio è che si consumi l’ennesima lotta intestina alla vigilia delle elezioni con tanto di scissioni e rancori, alimentati anche da una situazione provinciale che resta ingarbugliata e caotica. Il termine ultimo, comunque, per l’iscrizione scadrà domenica 28 febbraio (ma si potrà rinnovare la propria tessera anche oggi dalle 19 alle 21 e domani, sabato 27 febbraio, dalle 17 alle 19). E se fra coloro i quali stanno aspettando l’ultimo istante per iscriversi ci fosse anche il sindaco uscente Paolo Spagnuolo lo scenario che si aprirebbe avrebbe un vero e proprio effetto domino sia sulla vita politica atripaldese che su quella amministrativa: il Pd, a quel punto, si ritroverebbe al suo interno ben quattro pretendenti alla candidatura di sindaco. Oltre a Spagnuolo, ci sarebbero Luigi Tuccia (i tempi sono ormai maturi per “l’eterno” assessore all’Urbanistica, a meno che non decida, con la benedizione dei vertici provinciali e nazionali, leggi l’onorevole Valentina Paris, di confrontarsi con una competizione sovracomunale), Tony Troisi (ancora ferito dalla candidatura sfumata alle ultime comunali) e Aldo Laurenzano. L’ex sindaco merita un discorso a parte. Chi lo conosce sa bene che non rinuncerà tanto facilmente a scendere nuovamente in campo da protagonista e gli incontri più o meno ufficiali che si stanno svolgendo in queste settimane, confermerebbero questa intenzione. Laurenzano potrebbe contare non solo sull’appoggio dei cosiddetti “deluchiani”, ma anche sui suoi fedelissimi all’interno del circolo cittadino e, in seconda analisi, non è da escludere un accordo con Tuccia in previsione di appuntamenti elettorali di respiro nazionale che coinvolgerebbero proprio l’attuale vicesindaco. Poco da dire sul resto del panorama politico e partitico atripaldese: l’Udc ha completato il suo tesseramento con buoni risultati e con qualche new entries stuzzicante.

Ciro De Pasquale



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