
Il ritorno di Papa Francesco: dimissioni dal Gemelli dopo un lungo ricovero - Ilsabato.com
Papa Francesco, dopo un percorso di convalescenza durato trentotto giorni, sta per lasciare il Policlinico Gemelli e tornare a Santa Marta. L’annuncio è stato dato dall’ospedale, sottolineando i progressi significativi nella sua salute. I medici hanno spiegato che, nonostante il desiderio del pontefice di riprendere le sue funzioni prima del previsto, ha accettato le indicazioni terapeutiche. Sarà seguito da un periodo di recupero di due mesi lontano dai riflettori.
Il percorso del ricovero
La degenza di Papa Francesco presso il Policlinico Gemelli ha preso avvio dopo il peggioramento di una bronchite e la comparsa di un’infezione alle vie respiratorie. Durante i primi accertamenti, i dottori hanno evidenziato la complessità del quadro clinico, caratterizzato da una formulazione polimicrobica dell’infezione, il che ha portato a una modifica della terapia e alla necessità di un ricovero più prolungato rispetto a quanto inizialmente previsto.
Il 21 febbraio, in un briefing ufficiale, i medici esprimono preoccupazione per la salute del papa, definendo le sue condizioni come critiche. “Il Papa non è fuori pericolo”, hanno affermato, evidenziando che la priorità era affrontare la fase acuta dell’infezione e gestire il rischio di complicazioni gravi, come la sepsi, che potrebbe insorgere se i germi dall’apparato respiratorio arrivano nel sangue.
Il giorno seguente, il 22 febbraio, Francesco ha avuto una crisi respiratoria asmatiforme, che ha richiesto somministrazione di ossigeno ad alta pressione. Inoltre, i risultati degli esami del sangue hanno messo in evidenza una piastrinopenia associata a un’anemia, rendendo necessarie delle emotrasfusioni. È stato un periodo critico, in cui i medici hanno faticato a stabilizzare i valori ematici e garantire un recupero.
La comunicazione con i fedeli
Il 7 marzo, il Vaticano ha diffuso un messaggio audio in cui Papa Francesco esprimeva la sua gratitudine ai fedeli per le preghiere e il supporto ricevuti. Nel frattempo, le celebrazioni religiose continuavano senza la sua presenza, con letture dell’Angelus che venivano comunicate dai sacerdoti.
Un momento di speranza è arrivato il 16 marzo, quando è stata pubblicata la prima fotografia del pontefice dal suo ricovero. L’immagine, scattata nella cappellina del decimo piano del Gemelli, mostrava Francesco mentre pregava, segnalando un miglioramento nelle sue condizioni fisiche che lasciava intravedere la possibilità di un ritorno a Santa Marta. Questo atto ha servito a rassicurare i fedeli e a mostrare che, sebbene la convalescenza fosse stata lunga e difficile, ci stava avviando verso un recupero.
Le dimissioni e il futuro
Con l’ultimo bollettino diffuso dal Vaticano, si comunicava un nuovo passo avanti: il pontefice godeva di una condizione medica stabile, con piccole ma significative migliorie in termini di motricità e respirazione. Durante i giorni in ospedale, Francesco aveva ricevuto trattamenti farmacologici e fisioterapia, combinata con attività lavorativa e spirituale. Tuttavia, in cerca di ulteriori rassicurazioni, nessuna decisione è stata presa riguardo ai riti di Pasqua e su chi presiederà le celebrazioni.
Il direttore dell’ospedale ha infine confermato che il Papa ha ottenuto il via libera per tornare a Santa Marta. Prima di lasciare il Gemelli, Francesco si affaccerà al balcone dell’ospedale per salutare i fedeli, un gesto atteso da molti e simbolo di un legame inossidabile tra il pontefice e la sua comunità. Al di là delle sfide sanitarie, il suo ritorno rappresenta un momento di grande significato per i cattolici di tutto il mondo.