
Incendi negli aeroporti: tra storia e attualità degli imprevisti nei cieli d'Europa - Ilsabato.com
Negli ultimi anni, gli incendi negli aeroporti hanno rappresentato un tema di crescente rilievo, sia per l’impatto su compagni aeree e passeggeri, sia per la sicurezza delle strutture. L’episodio di Fiumicino, avvenuto sette anni fa, ha segnato un punto di svolta significativo. Gli eventi recenti, come quelli di Catania e New York, evidenziano un problema che tocca diversi scali internazionali.
L’incendio di Fiumicino: un evento devastante
La notte tra il 6 e il 7 maggio 2015, Fiumicino, l’aeroporto più importante d’Italia, fu teatro di un incendio catastrofico originatosi da un corto circuito. Una densa nube di fumo si alzò dal Terminal 3, visibile a decine di metri di distanza. I danni furono incalcolabili: oltre mille metri quadrati di superficie furono distrutti e centinaia di voli furono cancellati, lasciando molti passeggeri bloccati per ore. Alcuni, nei casi meno sfortunati, si trovarono ad aspettare fino a 12 ore per ricevere assistenza, mentre la struttura venne costretta a chiudere temporaneamente. Ci vorranno circa 12 mesi prima che il terminal possa tornare a operare a pieno regime, complicato anche dalla presenza di diossina, ritenuta in quantità significativa nelle macerie.
Questo evento all’epoca suscitò grande preoccupazione per la sicurezza negli aeroporti e ragazzi delle autorità hanno avviato una revisione delle misure di prevenzione contro incendi. Le conseguenze di tali incidenti mettono in luce la vulnerabilità delle infrastrutture aeroportuali e l’importanza di aver piani di emergenza ben definiti.
Il caso di Catania e altri eventi recenti
Un episodio più recente accade in Sicilia, precisamente il 17 luglio 2023, quando un incendio scoppiò al piano terra del Terminal A dell’aeroporto Fontanarossa di Catania. La causa sarebbe stata identificata in una multi presa per le utenze elettriche difettosa. Le fiamme scoppiarono in tarda serata e, nonostante l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, ci vollero diverse ore per domare l’incendio. Di conseguenza, il terminal rimase chiuso per oltre una settimana, creando disagi notevoli per i viaggiatori.
Questo episodio, assimilabile a quello di Fiumicino, sottolinea quanto sia cruciale per gli aeroporti attuare rigidi protocolli di sicurezza e manutenzione. La gestione degli imprevisti in ambiente aeroportuale non è più limitata a problemi strutturali o operativi, ma include anche la necessità di prevenzione contro incendi e rischi elettrici.
Altri incendi significativi e le loro ripercussioni
La situazione non riguarda solo l’Italia. Nel febbraio 2023, l’aeroporto JFK di New York scoperse l’importanza della sicurezza elettrica a seguito di un blackout che ha causato un piccolo incendio al terminal 1. La chiusura di questo terminal ha costretto a terra diversi voli internazionali, incluso quelli diretti in Italia. Questi eventi fanno riflettere sull’importanza della manutenzione e dell’aggiornamento delle strutture aeroportuali.
Un altro esempio eclatante avvenne nel 2006 all’aeroporto di Istanbul, dove un incendio nell’area cargo del terminal Kemal Ataturk portò alla chiusura temporanea dello scalo, col risultato di tre persone ferite. Questi fatti mettono in evidenza una tendenza che sembra ricorrere ovunque nel mondo: gli aeroporti, essendo hub complessi e interconnessi, devono affrontare costantemente rischi potenziali.
La necessità di un’analisi continua delle pratiche di sicurezza e di gestione dei rischi negli aeroporti è diventata fondamentale. Man mano che il traffico aereo cresce, anche le misure di prevenzione devono evolversi per garantire la sicurezza e la tranquillità di chi viaggia.