
Incentivi al legno per la ricostruzione: l’investimento strategico nel cratere del sisma 2016-2017 - Ilsabato.com
Favorire l’uso del legno nella ricostruzione edilizia dopo il terremoto è diventato un obiettivo fondamentale per il momento attuale. L’Ordinanza emessa dal Commissario Straordinario Guido Castelli, mira a promuovere l’adozione di strutture portanti in legno per gli edifici danneggiati. Questo provvedimento, attuato nel cantiere più grande d’Europa, si inserisce in una serie di interventi diretti a rilanciare l’economia e la società delle zone colpite, investendo su un materiale naturale e sostenibile che rappresenta una risorsa chiave per l’Appennino centrale.
Il bonus per l’utilizzo del legno nella ricostruzione
L’Ordinanza firmata dal Commissario Castelli prevede un incentivo del 10% sul contributo per la costruzione di strutture portanti in legno, riservato ai privati che devono affrontare la demolizione e la ricostruzione di edifici gravemente danneggiati. Si tratta di unità classificate con stato di danno L4, significando che sono state compromesse a livello strutturale. Attraverso queste misure, il governo cerca di valorizzare il legno come un materiale antisismico, sostenibile e perfettamente adattato all’ambiente naturale, in un’area di oltre ottomila chilometri quadrati, caratterizzata da una ricca tradizione boschiva.
La conferenza che ha rivelato i dettagli di questa iniziativa ha visto la partecipazione di figure chiave, tra cui il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e diversi rappresentanti di settori economici e istituzionali, pronti a supportare un cambiamento significativo. Il legno non solo si presenta come una soluzione per la ricostruzione, ma offre anche potenzialità per creare occupazione e promuovere uno sviluppo economico sostenibile nel lungo termine.
Sostenibilità e opportunità economiche
Il Commissario Castelli ha evidenziato che questa iniziativa si basa sulla valorizzazione delle risorse presenti nel territorio, in particolare boschi e foreste, che rappresentano un patrimonio da sfruttare in modo responsabile. Utilizzare il legno per la ricostruzione non sta solamente promuovendo un settore economico, ma favorisce anche il controllo del territorio e una gestione più attenta delle risorse forestali. Ciò contribuirà a rendere la comunità meno vulnerabile agli eventi climatici estremi, che sono in aumento.
La carenza di opportunità lavorative è uno dei motivi principali che alimentano il fenomeno dello spopolamento nelle aree interne. Le azioni messe in campo dalla nuova ordinanza, come sostenuto dal Questore Trancassini, sono cruciali per incoraggiare la popolazione a rimanere sul territorio, contrastando l’emorragia demografica attraverso il rilancio della filiera del legno. Questa strategia non concerne solo la ricostruzione materiale, ma porta con sé una visione di rinascita sociale ed economica.
Progetti e campagne di sensibilizzazione
Un ulteriore sviluppo di questa iniziativa sarà la campagna di sensibilizzazione articolata dalla Fondazione Symbola in collaborazione con FederlegnoArredo. Questa campagna prevede una serie di incontri informativi nell’area colpita dal sisma, volti a illustrare ai cittadini e ai professionisti le potenzialità del legno nella ricostruzione. Si prevedono eventi a San Ginesio, Amatrice e Camerino, tra gli altri, per formare una consapevolezza del valore di questo materiale.
L’ottanta per cento circa del cratere è coperto da boschi, molti dei quali non sono gestiti e rappresentano un’opportunità non sfruttata. I promotori dell’iniziativa hanno sottolineato l’importanza di utilizzare il legno in un contesto di transizione ecologica e di bioeconomia circolare. Una gestione adeguata delle risorse forestali non solo genererebbe un valore economico, ma contribuirebbe anche alla riduzione delle emissioni di CO2, favorendo un approccio ambientale più sostenibile.
La situazione della ricostruzione nel cratere
Attualmente, il cratere del sisma 2016-2017 è un’area che coinvolge ben 138 comuni e che sta facendo fronte a lavori di ricostruzione pubblica e privata per un valore complessivo di 28 miliardi di euro. Sono attualmente attivi oltre ottomila cantieri per il recupero di abitazioni private e, sebbene ci siano stati già più di dodicimila progetti conclusi, c’è ancora una strada lunga da percorrere.
La gestione sostenibile delle foreste nel cratere, che occupano una superficie di circa 3.600 chilometri quadrati, costituisce uno degli elementi chiave per creare una connessione profonda tra ricostruzione edilizia e valorizzazione delle risorse naturali. Diverse aree potrebbero beneficiare enormemente da una ristrutturazione basata sull’utilizzo del legno, dando vita a nuove opportunità lavorative e promuovendo un’attenzione rinnovata all’ambiente.
Nel futuro prossimo, il potenziamento della filiera legno sarà essenziale per ampliare il mercato e attrarre investimenti, il che potrebbe tradursi nell’incremento di posti di lavoro e nel miglioramento della qualità della vita degli abitanti. La gestione forestale e la promozione del legno come principale materiale nella ricostruzione si configurano come una strategia innovativa con potenzialità straordinarie per il recupero e la rivitalizzazione del territorio appenninico.