Incidente nella valle di Gressoney: sciatore freerider travolto da valanga, operazioni di soccorso complesse - Ilsabato.com
Un grave incidente ha coinvolto un freerider straniero nella zona del Passo dei Salati, nella pittoresca valle di Gressoney. Durante un’uscita con altri tre freerider, l’uomo è stato travolto da una valanga improvvisa, riportando ferite che hanno richiesto un intervento immediato da parte dei soccorritori. Attualmente, il freerider è ricoverato in ospedale, dove gli sono stati effettuati esami diagnostici per valutare la gravità delle sue condizioni. Le cattive condizioni atmosferiche hanno complicato le operazioni di recupero, portando a una mobilitazione di team specializzati.
L’incidente è avvenuto mentre il freerider stava sciando in un’area rinomata per il freeride, un’alternativa emozionante al tradizionale sci sulle piste battute. L’uomo, insieme a tre compagni, ha affrontato un terreno difficile, quando improvvisamente una massa di neve si è staccata, travolgendolo e facendolo finire su un salto di roccia. Gli altri freerider, fortunatamente, non sono stati coinvolti nell’incidente, ma hanno immediatamente chiamato i soccorsi. L’allerta è stata gestita rapidamente grazie alla loro prontezza.
Le operazioni di soccorso sono state avviate quasi subito. Le condizioni climatiche avverse, però, hanno reso il compito più arduo. Il maltempo ha ostacolato i voli di elicottero e ha reso difficili gli spostamenti. Le squadre di soccorso sono state inviate sul luogo dell’incidente per garantire un intervento rapido.
Dopo aver ricevuto la segnalazione, l’elicottero ha tentato di avvicinarsi alla zona del Gabiet. Grazie a una stretta collaborazione con la società Monterosaski, il soccorso alpino valdostano è riuscito a utilizzare un battipista per raggiungere il luogo in cui si trovava il freerider, elevandosi di circa 300 metri di quota. Una manovra incisiva che ha consentito di accorciare i tempi di soccorso.
Appena giunti sul posto, i membri del Soccorso Alpino sono scesi a terra e hanno messo in pratica le loro abilità di scialpinismo, necessarie per affrontare il terreno impervio e le difficoltà logistiche create dalla neve fresca. Il tempestivo arrivo di una seconda squadra, composta da un esperto cinofilo, un tecnico specializzato e due pisteur-secouriste, ha ulteriormente rafforzato le operazioni. Questa seconda squadra è stata fondamentale per garantire un’ulteriore valutazione delle condizioni dell’infortunato.
L’infortunato è stato finalmente raggiunto e caricato su una barella medicalizzata, pronto per il trasferimento. L’operazione ha richiesto grande attenzione e professionalità, dato lo stato di salute del freerider e le condizioni avverse. Una volta stabilizzata la situazione, il gruppo ha iniziato il lungo tragitto verso il basso, per facilitare il trasporto in sicurezza.
Successivamente, l’uomo è stato trasferito su un gatto delle nevi che lo ha condotto verso una zona in cui l’evacuazione era facilitata. Da quel punto, il transfert è continuato con l’ausilio del battipista, fino a raggiungere la seggiovia di Gabiet. Infine, l’infortunato è stato portato tramite ovovia fino a Staffal, dove gli attendeva un’ambulanza per il trasporto in ospedale.
L’equipaggio dell’elicottero coinvolto nel soccorso ha dato il cambio a una seconda squadra per garantire un’adeguata risposta in caso di ulteriori emergenze. Il sistema di soccorso in alta montagna si è dimostrato all’altezza delle circostanze, coordinando più squadre e utilizzando mezzi diversificati per affrontare le difficoltà del terreno e del maltempo.
La vicenda sottolinea l’importanza di mantenere vigili e preparati i servizi di emergenza in montagna, specialmente durante la stagione invernale, quando le valanghe rappresentano un pericolo concreto per gli sportivi. Vigilanza e preparazione restano prioritarie per garantire la sicurezza di tutti gli appassionati di outdoor.