Infermieri al centro della salute: il Congresso Nazionale affronta le sfide future

La salute della popolazione italiana e il ruolo cruciale degli infermieri sono stati al centro dell’attenzione durante il Congresso Nazionale ‘Infermiere – innovazione, sfide e soluzioni’. Questa manifestazione, che si svolge a Rimini dal 20 al 22 gennaio, rappresenta un’importante occasione di confronto per registrare non solo i progressi compiuti, ma anche le difficili sfide che attendono il sistema sanitario italiano, in particolare per quanto riguarda l’assistenza e la cura della popolazione.

Riconoscimento e problemi strutturali

Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche , ha inaugurato il congresso con un forte richiamo al riconoscimento del ruolo degli infermieri. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha recentemente elogiato il contributo di queste professioni durante la pandemia di COVID-19, sottolineando come il loro operato sia stato cruciale nella lotta al virus. Questo riconoscimento, sebbene significativo, non può nascondere le difficoltà che il settore affronta quotidianamente. Mangiacavalli ha messo in evidenza che il problema degli infermieri deve essere considerato come un problema di rilevanza nazionale, che coinvolge tutte le categorie professionali.

Il contesto socio-sanitario italiano presenta infatti delle criticità in crescente aumento. Attualmente, 24 milioni di italiani convivono con malattie croniche e 4 milioni sono quelli con disabilità. Questi numeri rendono evidente l’intensificarsi della necessità di assistenza. Ma la situazione è destinata a complicarsi ulteriormente. Le proiezioni demografiche indicano che nel 2040 gli over 50 supereranno gli under 50, mentre nel 2050 il 35% della popolazione avrà più di 65 anni. Una trasformazione demografica che rappresenta una vera e propria emergenza per il sistema sanitario e per gli infermieri, che dovranno fare i conti con un numero crescente di pazienti vulnerabili.

Le sfide future della professione infermieristica

La professione infermieristica non deve solo rispondere a una maggiore domanda di assistenza, ma anche affrontare la questione dell’innovazione e della formazione continua. Il Congresso Nazionale di Rimini mira a discutere come gli infermieri possano adattarsi a queste sfide, implementando pratiche innovative e sviluppando competenze adatte ai nuovi scenari. La tecnologia giocherà un ruolo fondamentale in questo processo, con strumenti sempre più sofisticati che possono facilitare la cura e il monitoraggio dei pazienti.

Anche il benessere degli infermieri stessi deve essere una priorità. È essenziale garantire condizioni di lavoro adeguate e sostenibili per chi si dedica alla salute degli altri. Le pressioni del lavoro, unite a una carenza di personale, rischiano di compromettere non solo la salute degli infermieri, ma anche la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti.

Verso un nuovo modello di assistenza

Durante il congresso, esperti e professionisti del settore si confrontano su come delineare un nuovo modello di assistenza che tenga conto delle esigenze emergenti della società italiana. Si è parlato dell’importanza di una maggiore integrazione tra i vari settori del sistema sanitario, affinché la cura non si limiti a un’assistenza episodica, ma diventi un percorso costante di supporto per le persone. La formazione continua degli infermieri, l’adeguamento delle norme di sicurezza e le prime linee di intervento rappresentano obiettivi imprescindibili per un futuro più equo e sostenibile per la professione.

Il Congresso di Rimini rappresenta così un momento di riflessione, ma anche un’opportunità per proporre soluzioni concrete che possano migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria in Italia. La salute degli italiani, da sempre un bene primario, richiede ora più che mai un impegno collettivo e un’azione coordinata tra tutti gli attori coinvolti. Sarebbe opportuno continuare a monitorare gli sviluppi di questo evento e le successive iniziative messe in campo dalla Federazione e dagli ordini professionali.