Giornata di sensibilizzazione nel ricordo di Tonino Cresta, Manuela Rizzitelli: «Siamo tornati nel luogo simbolo del nostro bisogno di socializzare»
Fra pochi mesi saranno trascorsi dieci anni da quel terribile 9 marzo 2012 in cui Tony Cresta, all’epoca 36enne, si tolse la vita perché non riusciva a realizzarsi professionalmente. I suoi amici, però, non lo hanno dimenticato. E appena è stato possibile, dopo l’evento “Tony alti” organizzato nel 2015, si sono ritrovati, ancora nella Piazzetta degli artisti, per condividere un ricordo e lanciare un segnale.
«Abbiamo tratto spunto dall’episodio dell’imbrattamento del monumento e della fontana in Piazza – spiega Manuela Rizzitelli, in rappresentanza degli amici di Tony – per proporre il messaggio “Io non imbratto, dipingo” proprio per spiegare, soprattutto ai bambini, la differenza che passa tra le due cose. Un’iniziativa magnificamente curata dal maestro Carmine Tranchese, a cui hanno preso parte una ventina di bambini, nostri figli e figli dei nostri amici più stretti. Per l’occasione siamo tornati nello stesso luogo di sei anni fa, anche se oggi è profondamente cambiato perché le panchine e gli spazi della Piazzetta degli artisti, meritoriamente ristrutturati dai ragazzi dell’allora Forum dei giovani e da altri volontari, oggi si presentano rovinati e trascurati, il simbolo di ciò che un tempo fu il bisogno di condividere spazi di socializzazione».
I bambini, che indossavano la t-shirt celebrativa “Io non imbratto, dipingo”, hanno utilizzato teli, cartoni, lenzuola e colori per reinterpretare quattro oggetti “cari” a Tony come la chitarra, il microfono, le scarpette da calcio e l’aquilone posizionati sulle quattro panchine della Piazzetta: «I bambini si sono divertiti – continua Manuela -, hanno apprezzato e condiviso un’esperienza stimolante, attraverso la quale hanno potuto dare libero sfogo alla loro creatività, realizzando tantissimi e coloratissimi disegni».
E quella di domenica scorsa, a quanto pare, è un’iniziativa destinata a ripetersi ed eventualmente a crescere: «La nostra idea è quella di proporre almeno una giornata all’anno ispirata al tema “Io non imbratto, dipingo” – conferma Rizzitelli -, magari in un luogo più ampio, come Piazza Umberto I per esempio, in modo da coinvolgere tanti altri bambini. Così come ci piacerebbe aprire una sede dove incontrarci periodicamente e per essere maggiormente presenti e rintracciabili. Ringraziamo tutti i soci, il maestro Carmine Tranchese per la cura con cui ha preparato l’iniziativa ed il fotografo Antonio Cucciniello per gli scatti e le riprese col drone che speriamo quanto prima di “montare” in un video da pubblicare sui social. Arrivederci a presto!».