
Italia: la difesa under pressure, un altro ko contro la Germania preoccupa Spalletti - Ilsabato.com
La recente sconfitta dell’Italia per 1-2 contro la Germania ha acceso nuovamente i riflettori su una difesa azzurra che continua a mostrare fragilità, soprattutto sui calci piazzati e i colpi di testa. Questa situazione non è riconducibile soltanto alle scelte del ct Luciano Spalletti, ma è diventata un vero e proprio tallone d’Achille per la Nazionale. Con un trend preoccupante di reti subite da situazioni statiche, il futuro della squadra si fa incerto.
Le difficoltà professionali di Spalletti dopo il ko al Meazza
Dopo l’ennesima delusione, Luciano Spalletti ha mostrato il suo evidente disappunto. Al termine del match, il tecnico ha rilasciato dichiarazioni che confermano la tensione e il nervosismo accumulati. “Lo so, lo sanno tutti: prendiamo troppi gol così,” ha dichiarato, rivelando la frustrazione che accompagna una situazione sempre più critica. Le immagini trasmesse dalla Rai hanno catturato momenti di impazienza, evidenziando il suo gesto di stizza in reazione al secondo gol tedesco, segnato su un angolo che ha nuovamente messo in luce le carenze difensive.
Il match, giocato al Meazza, ha sollevato interrogativi sulla capacità della squadra di reagire a queste sfide. Spalletti ha cercato di apportare cambiamenti nella strategia difensiva, passando dalla marcatura a zona a quella mista, ma i risultati sembrano scarsi, con un numero di reti subite che continua ad aumentare. Questo problema non è isolato e risulta sistematico nell’arco della gestione attuale.
Vari esempi di vulnerabilità in difesa
Le difficoltà difensive della Nazionale non si sono manifestate solo nell’ultima partita contro la Germania, ma sono emerse in diverse occasioni recenti. Uno dei primi segnali d’allerta è stato in occasione della gara contro Israele, il 10 settembre 2024. Dopo un primo tempo in vantaggio di due reti, l’Italia ha subito un gol a pochi istanti dalla fine, frutto di un calcio d’angolo che ha colto la difesa azzurra impreparata.
Il ritorno della sfida contro Israele, il 15 ottobre successivo, è stato altrettanto allarmante. Fani ha trovato il modo di segnare direttamente da un calcio d’angolo in un match in cui l’Italia ha trionfato 4-1, segnando però un altro punto critico nel proprio bilancio difensivo. Anche altre situazioni, come la sfida contro il Belgio, hanno mostrato una reattività carente da parte della difesa. Qui, l’Italia è riuscita a perdere un vantaggio di due gol, con il Belgio che ha rimontato grazie a calci piazzati.
La sconfitta contro la Francia: un colpo devastante
La sconfitta del 27 novembre 2024 contro la Francia ha rappresentato l’apice delle difficoltà per Spalletti e la sua squadra. Un 1-3 che ha spezzato le speranze di rimanere in testa al girone di Nations League. La Francia ha aperto le marcature con un gol di Rabiot di testa, sempre su angolo, evidenziando quanto le situazioni da calcio d’angolo siano diventate una vera e propria maledizione per gli azzurri.
Questo episodio ha sollevato interrogativi sulle capacità difensive della squadra e sul metodo di preparazione che Spalletti sta adottando. La Nazionale si trova ora a dover affrontare una fase critica, e il problema dei gol subiti necessiterà di un’analisi approfondita e di un intervento strategico in tempi brevi. La pressione è alta e le attese dei tifosi spettano a risposte immediate, mentre la Nazionale si prepara a nuove sfide nel panorama calcistico internazionale.