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La campionessa europea di pallavolo per non udenti Serena Solimene premiata dal Coni

L’atleta 30enne ha preso parte alla cerimonia svoltasi nell’ex carcere borbonico di Avellino

Serena Solimene con il premio

Anche la pallavolista Serena Solimene venerdì scorso ha vissuto una bella emozione: è stata premiata dal CONI di Avellino come una tra le eccellenze sportive del 2019.

La cerimonia di consegna delle “Benemerenze sportive”, che si è svolta presso la “Sala blu” dell’ex carcere borbonico, ha coinvolto gli atleti, i dirigenti e le società che quest’anno si sono distinti per particolari meriti: e tra questi non poteva non configurare Serena, 30 anni, che lo scorso giugno è stata tra le protagoniste della selezione azzurra che ha vinto gli Europei riservati ai non udenti (si è trattata della prima affermazione della nazionale). 

Ancora felice per il riconoscimento ottenuto, abbiamo raggiunto telefonicamente Serena per chiederle quali emozioni le abbia suscitato il premio conferitole dal CONI tramite il delegato provinciale Giuseppe Saviano: «Il CONI ha invitato tutti gli atleti della Provincia di Avellino che hanno raggiunto risultati nelle varie attività sportive. È stato un onore e una gioia  ricevere un ulteriore premio per l’oro ottenuto agli Europei di Cagliari. Spero che questi riconoscimenti siano di incoraggiamento per chi è in difficoltà e non. Proprio perché lo sport a me ha fatto capire che tutto è possibile se c’è la volontà di fare.».

Una storia d’amore con lo sport fin dalla tenera età: Così come affermò qualche mese fa in un’intervista concessa al nostro settimanale, lo sport per Serena ha rappresentato un importante step di crescita: «I miei genitori pensarono che lo sport potesse essere un modo di confrontarsi e di stare bene con gli altri. Già a tre anni e mezzo ero in un campo di pallavolo e l’impatto iniziale con questo sport è stato positivo fin dall’inizio».

Nicola Racca

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Redazione