Presso il circolo della stampa, i ragazzi di ‘A potea hanno presentato i dettagli dell’evento
Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione del “segnali music fest”, organizzato dall’associazione “ ‘A potea”. Le due serate musicali si svolgeranno nei giorni del 9-10 settembre nella villa comunale. Il primo a prendere la parola è stato Marco Monetta, presidente dell’associazione:«dopo quattro anni di pausa, ritorniamo sul palco, nonostante un po’ di difficoltà. Non volevamo presentare un’edizione minore rispetto alle altre, ed infatti siamo riusciti a proporre una line-up di qualità. La villa comunale, location dell’evento, è una struttura bellissima, che sia per disattenzione che per i mille problemi legati alla programmazione politica, è stata un po’ maltrattata. Cercheremo di riportarla al centro dell’attenzione, soprattutto perché è l’area verde più grande che c’è nel centro di Atripalda. Abbiamo impiegato tanto tempo ed energie per proporre un evento che ha una valenza non soltanto provinciale, ma anche regionale, dato che nelle precedenti edizioni sono stati ospitati gruppi che hanno avuto poi un discreto successo nazionale». Monetta, successivamente, ha presentato anche gli artisti che si esibiranno:«venerdì si esibiranno i Mamavegas, un gruppo di Roma. Seguiranno i Dardust, un’artista di Torino che ci regalerà uno spettacolo visivo degno di nota. La serata si concluderà con Federico De Falco, in arte Howtobeanastronaut, un giovanissimo dj proveniente da Avellino. La giornata di sabato, invece, si aprirà con l’esibizione di Marco Iacampo, cantautore veneziano. Seguirà Giovanni Truppi, probabilmente il nome di punta di questa edizione. Gli ultimi ad esibirsi saranno i Sica, gruppo di Torino che sta offrendo delle ottime perfomance live». Il presidente dell’associazione ha spiegato anche l’artwork di “segnali”, una chitarra avvolta dai nastri tipici dei lavori in corso, realizzata dall’atripaldese Daniele Carpenito:«vorremmo rompere questo nastro per far tornare a sentire il suono della chitarra sia venerdì che sabato. La nostra provincia sta vivendo un periodo di forte emergenza creativa, e noi nel nostro piccolo vogliamo interromperla». A seguire è intervenuto il sindaco Paolo Spagnuolo:«come amministrazione siamo felici, perché recuperare “segnali” significa recuperare una tradizione. L’idea originale era di portare la musica ed i giovani in alcuni siti del nostro patrimonio culturale, in primis nel parco archeologico. In questa direzione, sia noi che la sovrintendenza, abbiamo presentato un’istanza di dissequestro dell’area, ma la procura non ha ancora riscontrato, e dunque non siamo stati pronti per l’appuntamento. Si ritorna dunque nella villa comunale, ed abbiamo proposto un progetto per ottenere l’agibilità a mille posti. Il progetto è stato già approvato dai vigili del fuoco, ma con delle prescrizione che stiamo cercando di ottemperare. Si può immaginare che per l’anno prossimo, la villa potrà ospitare mille persone contemporaneamente. Ringrazio i ragazzi per la pazienza che hanno avuto, ma si sa che i tempi della burocrazia sono molto lenti». L’ultimo intervento è stato di Lello Barbarisi, delegato alla cultura:«riteniamo che ad Atripalda c’è un patrimonio di gioventù notevole. Compito dell’amministrazione, dunque, è quello di sostenere questo tipo di iniziative. Partivamo con un obiettivo diverso, ovvero quello della valorizzazione del patrimonio culturale, ma per i motivi spiegati dal sindaco, non è stato possibile. Ci attendiamo una massiccia partecipazione a questo festival, e ringraziamo chi ha lavorato tantissimo per questo evento». Dunque, sia venerdì 9 che sabato 10 settembre, i ragazzi di “ ‘A potea” vi aspettano nella villa comunale a partire dalle ore 21:00 per due giorni all’insegna della musica e del divertimento.