
La memoria come strumento di cambiamento: l'impegno per le vittime innocenti delle mafie - Ilsabato.com
In vista della XXX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, Margherita Asta, una delle sopravvissute alla strage di Pizzolungo, esprime la necessità di ricordare non solo per preservare la memoria, ma anche per promuovere un cambiamento sociale duraturo. Questo evento, organizzato da Libera a Trapani, coinvolgerà familiari, cittadini e associazioni in un corteo per onorare le vittime di un fenomeno che ha influito profondamente sulla società italiana.
Un evento per non dimenticare
Margherita, che ha perso la madre e i suoi gemelli in un attentato mafioso nel 1985, racconta la sua esperienza e l’importanza di trasmettere la memoria alle nuove generazioni. “Immagino che domani mia madre e i miei fratelli cammineranno insieme a noi,” afferma, sottolineando come il dolore personale si trasformi in un impegno collettivo per il ricordo. Il tragico evento, pensato inizialmente per colpire il giudice Carlo Palermo, ha portato via vite innocenti, rendendo fondamentale la lotta contro la mafia.
A 40 anni dalla strage, Margherita riflette su come il dolore possa trasformarsi in un’opportunità per costruire una società più giusta. Ha scelto di testimoniare la sua storia non come un peso, ma come una responsabilità, desiderosa di fare in modo che l’accaduto non si ripeta. Il suo impegno con Libera è volto a far conoscere le storie di altre vittime e a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo l’eredità di questi eventi.
La lotta per verità e giustizia
La ricerca della verità è un tema cruciale nel discorso di Margherita, che mette in luce la necessità di processi giusti e rapidi per le famiglie delle vittime. “Il diritto alla verità non è riconosciuto per più dell’80% delle vittime innocenti delle mafie,” spiega. Molti familiari ignorano le motivazioni alla base delle loro perdite. Questo rende la memoria ancora più importante, poiché permette di riconoscere l’umanità dietro ai numeri e ai nomi delle vittime.
Margherita insiste sulla necessità di rispettare la magistratura e di supportare gli sforzi di chi cerca di portare alla luce la verità. “Ci sono magistrati che lavorano sodo per scrivere queste verità,” afferma, dimostrando una fiducia nel sistema, nonostante le criticità emerse nel corso degli anni. Lo sforzo di Libera e di altre associazioni si concentra non solo sul ricordo, ma anche sull’azione concreta per garantire un futuro migliore.
L’importanza della giornata del 21 marzo
Il 21 marzo non è solo una data da segnare sul calendario; rappresenta un momento cruciale per riflettere sull’impatto duraturo delle mafie e sull’impegno necessario per cambiarne la narrazione. Quest’anno, oltre 500 familiari delle vittime sfileranno per le strade di Trapani, accompagnati da sindacati e associazioni. Durante il corteo, verranno letti 1.101 nomi, ognuno rappresentante una storia, un dolore e un sacrificio.
Margherita ricorda che “chi parla di passerelle non capisce. Non leggiamo semplicemente un elenco, ma celebriamo vite che sono state travolte da un sistema criminale.” La lettura di questi nomi serve a mantenere viva la consapevolezza nel pubblico e a fornire un tributo giusto alle vittime, sottolineando l’importanza della memoria nella costruzione di una società più giusta.
Memoria come motore di cambiamento
In considerazione di ciò che rappresenta la giornata del 21 marzo, Margherita chiarisce che non si tratta di un evento isolato, ma di un momento che richiede un impegno quotidiano. “Il 21 marzo segna la fine di un ciclo, ma è anche un punto di partenza per un anno di riflessione e attivismo.” L’importanza di questo evento sta nel suo potere di stimolare il cambiamento e di incentivare una cultura della legalità mai come ora necessaria.
Margherita invita quindi tutti a partecipare attivamente, a non dimenticare le storie dietro ai nomi letti, e a lavorare insieme per costruire un domani migliore, dove la memoria non diventa solo un ricordo, ma il fondamento su cui costruire una società libera dalla mafia.