La palestra “Masi” fa il giro del… web


Ironia e polemiche per una foto del malridotto parquet pubblicata su una pagina nazionale

“benvenuti nel 1978”

E alla fine la palestra della scuola media “R. Masi” è riuscita a guadagnare la ribalta nazionale, grazie soprattutto alla funzionalità unita all’avanguardia futuristica della propria struttura. Ovviamente stiamo scherzando, ma sulle motivazioni, non sulla questione della ribalta nazionale. Infatti, circa due settimane fa, la pagina Facebook “L’importanza di chiamarsi Minor” (Una pagina da più di 60.000 “Mi piace”), che si occupa delle serie minori del basket, a volte in chiave ironica, ha postato una foto della palestra cittadina con l’eloquente titolo “Benvenuti nel 1978”.

Abbastanza chiare le criticità della struttura messe in evidenza: l’inesistente linea che determina il tiro da 3 punti, l’ingresso dello spogliatoio “confinante” con la linea della rimessa laterale e le condizioni non perfette del parquet (oltre ad altre svariate segnalazioni, come il riscaldamento che emette polvere). Migliaia le condivisioni ed i commenti, che si sono divisi tra l’ironia, come “a giudicare dalla foto direi che la linea da 3 vecchia è quella esterna, l’hanno cancellata e accorciata di 3 spanne applicando una legge borbonica del 1786”, tra la malinconia di chi ha trascorso l’infanzia in questa palestra e chi ha sottolineato l’assenza di investimenti nelle strutture sportive. E proprio in riferimento a quest’ultima considerazione è necessario fermarsi un attimo a riflettere.

E’ possibile che ad esempio nella nostra città non sia possibile avvicinarsi al basket data l’assenza di strutture idonee? Si può annoverare tra le cose belle che una squadra  che si chiami “Pallacanestro Atripalda” giochi in una palestra ad Avellino? Non è imbarazzante attirare migliaia di commenti ironici? E c’è stato anche chi ha provato a difendere la nostra palestra, spiegando che esistono strutture messe peggio, che non bisogna sempre criticare. In parte sarei anche d’accordo, purtroppo il nostro Paese non è famoso per avere strutture sportive all’avanguardia, però arrivati nel 2018 è debilitante non essere messi in condizione di avvicinarsi ad una disciplina sportiva come il basket, ricordando, tra l’altro, che la “Sidigas Avellino” sia tra le squadre più forti in Italia. Non ci resta che sperare che le Istituzioni inizino a comprendere l’importanza dello sport, soprattutto nel percorso di crescita di un essere umano, e soprattutto inizino ad investire nel miglioramento delle strutture.



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