L’associazione Libera ha premiato quattro persone per il loro impegno quotidiano
Il procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo
Pasquale Campanello era un Sovrintendente Capo del corpo della polizia penitenziaria che svolgeva nel pieno della legalità il proprio dovere. L’8 febbraio 1993, sotto casa sua, fu ucciso da dieci proiettili sparati da un gruppo di killer della Camorra, probabilmente per avere negato qualche favore alla criminalità organizzata. Quest’anno, precisamente domenica 15 novembre a Mercogliano, è stato consegnato il premio “Pasquale Campanello” a chi svolge il proprio lavoro con impegno e rispettando la Legge. L’idea di questo premio è nata da Antonio De Gisi, referente del presidio dell’Associazione “Libera” ad Atripalda, insieme a Francesco Iandolo, referente provinciale di Libera, e con l’aiuto della famiglia di Campanello. Sono stati quattro i premiati: Rosario Cantelmo, Procuratore della Repubblica, l’imprenditore Massimiliano Noviello, il giornalista Sandro Ruotolo e il parroco Don Vitaliano Della Sala. Per sapere come sia andata questa iniziativa abbiamo sentito Antonio De Gisi.
Allora Antonio, com’è nato il premio Campanello ?
Abbiamo deciso di istituire questo premio per fare capire a tutti che ci sono ancora persone che svolgono il loro lavoro con il massimo della dedizione, proprio come faceva Pasquale. Siamo molto soddisfatti di come sia andata, anche perché c’è stata un’ottima affluenza di pubblico.
C’è stato qualche momento emozionante durante la premiazione ?
Si, tutta la premiazione è stata molto intensa, soprattutto in due momenti. Il primo è quando ha preso la parola la moglie di Campanello, Antonietta Oliva, che ci ha ringraziato per quanto abbiamo fatto e ha chiesto con forza di fare luce sulla morte del marito. Emozionante è stato anche l’istante in cui il Procuratore Cantelmo ha invitato i ragazzi a svegliarsi per combattere tutte le ingiustizie del nostro paese, come noi stiamo cercando di fare.
Ci sarà anche l’anno prossimo il premio Campanello ?
Si, credo di si. L’anno prossimo vorremo premiare anche chi svolge un altro tipo di professione, come ad esempio un’insegnante che cerca di educare al meglio i proprio alunni.
