La Sicilia ospita il Forum internazionale sulla pace: una piattaforma per i diritti umani in un mondo complesso

La Sicilia, incastonata nel cuore del Mediterraneo, ha una lunga storia come punto d’incontro di culture e dialogo. Questa vocazione alla serenità è stata al centro del Forum Internazionale “Pace, Sicurezza e Prosperità”, che ha aperto i battenti nella sua quinta edizione. Con un focus sui diritti umani in un contesto globale VUCAvolatile, incerto, complesso e ambiguo – l’evento riunisce studenti, accademici e leader politici per discutere le sfide attuali legate alla pace. La vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Luisa Lantieri, ha formalmente dato inizio all’evento, evidenziando l’importanza di mantenere vivi i principi di comprensione e tolleranza in un mondo spesso segnato da conflitti e divisioni.

La solennità dell’apertura e il messaggio di pace

L’inaugurazione del Forum ha visto la presenza di figure chiave come Luisa Lantieri, che ha sottolineato il ruolo di ponti culturali e relazionali che la Sicilia ha storicamente svolto. Cita Albert Einstein, enfatizzando che “la pace non può essere mantenuta con la forza; può essere raggiunta solo con la comprensione”. Questo richiamo alla riflessione è particolarmente attuale, considerando le crisi internazionali che caratterizzano l’era contemporanea. La vicepresidente ha espresso gratitudine verso i partner che hanno reso possibile il Forum, tra cui il Comando Militare Esercito Sicilia e la Fondazione Federico II. La collaborazione tra i Ministeri della Difesa di Italia e Canada è evidenziata come esempio di come l’unione delle forze sia essenziale per garantire stabilità.

Temi di discussione: i diritti umani nel mondo VUCA

Il tema di quest’edizione è “I diritti umanitari in un mondo Volatile, Incerto, Complesso, Ambiguo“. Lantieri ha esortato a mantenere uno sguardo lucido sulle attuali problematiche, sottolineando che la pace richiede un impegno costante. È cruciale, afferma, far fronte ai conflitti che continuano a affliggere numerose nazioni, sostenere l’importanza dei diritti umani e promuovere la cooperazione per la sicurezza globale. Il Forum si presenta come un’opportunità per trasmettere ai più giovani il valore del sacrificio e dell’impegno verso un futuro più giusto e sereno.

Il programma e le attività del Forum

I partecipanti sono stati accolti al Palazzo Reale di Palermo, dove hanno potuto interagire con figure come il generale Francesco Principe e Steven Gregory, fondatore dell’associazione promotrice del Forum. Da oggi fino al 19 marzo, gli eventi si terranno in diverse location, tra cui il suggestivo Palazzo Sclafani. Qui, saranno realizzate simulazioni e workshop che coinvolgeranno studenti e cadetti delle accademie militari, stimolando il lavoro di squadra per affrontare scenari di crisi. I workshop, sviluppati dall’Università di Palermo, offrono spunti di riflessione sulle strategie migliori da attuare in situazioni difficili.

Mercoledì 19 marzo l’evento si sposterà al Politeama Garibaldi per la premiazione del concorso riservato alle scuole, un’occasione per premiare l’impegno giovanile nel promuovere la pace. Durante l’incontro, il Procuratore Generale Militare, Maurizio Block, condividerà le proprie considerazioni su temi cruciali, dimostrando come il dibattito continui a essere vitale.

Partecipazione internazionale e collaborazione

Il Forum ha attirato l’attenzione di rappresentanti provenienti da oltre 46 paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna e molte altre nazioni europee e asiatiche. La loro presenza, sia fisica che virtuale, sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale nel costruire un futuro più pacifico e giusto. Questo straordinario afflusso di partecipanti rappresenta esempi concreti di solidarietà e impegno condiviso verso la costruzione di un’umanità coesa, capace di affrontare insieme le sfide moderne.

La Sicilia, attraverso questo Forum, non è solo un palcoscenico per discussioni importanti, ma si conferma una vera e propria roccaforte della pace, un faro dove la cultura del dialogo può prosperare.

Published by
Mimmo Satteri