
La vela come strumento di inclusione: Francesco Ettorre parla di disabilità e sport - Ilsabato.com
Nel contesto attuale, lo sport non è solo una questione di competizione e risultati, ma rappresenta un fondamentale elemento del benessere sociale. La crescita del movimento paralimpico e l’inclusione delle persone con disabilità nel panorama sportivo hanno mostrato come l’attività sportiva possa essere un veicolo di cambiamenti positivi. Durante l’evento “Navigare insieme: l’Italia senza barriere”, il presidente della Federazione Italiana Vela, Francesco Ettorre, ha messo in luce l’importanza di questi temi e delle opportunità offerte dalla vela per tutti, in particolare per chi vive con disabilità.
Il valore dello sport come welfare sociale
Francesco Ettorre ha sottolineato il ruolo cruciale che lo sport può giocare all’interno del sistema di welfare, non solo come semplice manifestazione sportiva, ma come un valore che si estende a tutto il territorio. La sportività rappresenta infatti un mezzo per migliorare la qualità della vita delle persone, promuovendo inclusione e partecipazione. Negli ultimi anni, il mondo paralimpico ha registrato un notevole incremento nel numero di atleti e negli eventi organizzati, favorendo così una maggiore visibilità e coinvolgimento della comunità.
Ettorre ha evidenziato i passi da gigante compiuti nell’integrare le persone con disabilità nei gruppi sportivi, in particolare nei settori militari. Questo cambiamento rappresenta una nuova frontiera per l’inclusione sociale, creando opportunità per tantissime persone e trasformando la percezione della disabilità nelle attività sportive.
L’importanza del progetto “Navigare insieme”
Il progetto “Navigare insieme” ha come obiettivo primario quello di avvicinare le persone con disabilità al mondo della vela, promuovendo così un’attività inclusiva e accessibile. Durante la presentazione, Ettorre ha parlato dell’importanza di creare una mentalità che consideri il paralimpismo alla pari con altre discipline sportive. La Federazione ha combattuto per raddoppiare il numero di tesserati in questo ambito, puntando a diffondere un messaggio chiaro: ogni persona, indipendentemente dalla disabilità, ha il diritto di praticare uno sport.
La vela, in particolare, si offre come un’ottima piattaforma per l’inclusione, grazie alla sua natura e alla possibilità di praticarla anche in equipaggio. Ettorre ha espresso la speranza di raggiungere ambiziosi obiettivi, auspicando che l’inclusione nel mondo sportivo continui a crescere e promuova una nuova cultura che accolga tutti.
La sfida della vela paralimpica alle Olimpiadi
Parlando del ritorno della vela paralimpica alle Paralimpiadi, Ettorre ha espresso le sfide significative da affrontare. È dal 2012, a Londra, che la vela non è presente nel programma paralimpico. Tuttavia, egli ha rimarcato come l’inserimento di una disciplina sportiva nelle Olimpiadi comporti anche l’esclusione di un’altra, rendendo la questione complessa.
Attualmente, il numero di atleti di vela sta diminuendo e questo fenomeno potrebbe continuare fino ai giochi di Brisbane. Le richieste da parte della comunità sportiva di rendere la vela parte integrante delle Paralimpiadi sono forti, ma le decisioni finali dipendono principalmente dalle politiche del Comitato Olimpico Internazionale .
Inclusione come opportunità per tutti
All’evento ha partecipato anche Annalisa Areni, responsabile della strategia clienti di Unicredit, che ha enfatizzato l’importanza di costruire una società più inclusiva. Areni ha spiegato che facilitare l’inclusione offre vantaggi non solo a chi vive con disabilità, ma a tutti. Lavorare per offrire opportunità significa contribuire a un futuro più equo e giusto. È essenziale che le istituzioni, sia pubbliche sia private, uniscano le forze per promuovere il talento e le abilità delle persone, rendendo accessibili le varie opportunità sportive e professionali. In questo contesto, l’inclusione diventa così il motore per un cambiamento positivo e fondamentale per l’intera comunità.