
L'Abruzzo si prepara a ospitare gli sfollati dei Campi Flegrei: accordo ufficiale e piani di emergenza - Ilsabato.com
L’Abruzzo si prepara ad affrontare un’importante sfida legata alla sicurezza e all’accoglienza. A seguito del protocollo d’intesa firmato il 23 maggio 2024, Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila, è stato scelto come centro di accoglienza strategico per eventuali sfollati provenienti dai Campi Flegrei, una zona ad alta attività vulcanica. La crescente preoccupazione per l’attività sismica nella zona ha portato le autorità locali a predisporre piani di emergenza concreti, mirati a garantire un’accoglienza efficace e organizzata.
Castel di Sangro: centro operativo e preparazione
Con un occhio attento alla sicurezza dei cittadini, il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, non solo ha attivato il centro operativo comunale, ma ha anche avviato simulazioni pratiche per garantire una preparazione adeguata in caso di emergenza. Questo approccio mira a testare e ottimizzare le procedure di accoglienza, per assicurare che gli sfollati possano ricevere assistenza tempestiva e adeguata. Nelle ultime settimane, il Comune ha lavorato a stretto contatto con le autorità regionali per mappare e attivare le aree di accoglienza idonee, in modo da essere pronti a gestire una situazione potenzialmente complessa. Uno degli obiettivi primari è quello di minimizzare i disagi per le persone che potrebbero trovarsi costrette a lasciare le proprie case.
L’accoglienza programmata per gli sfollati
In caso di necessità, Castel di Sangro ha previsto la possibilità di accogliere fino a 6mila persone, impiegando prevalentemente strutture ricettive esistenti. La pianificazione di un pre triage per le registrazioni iniziali è uno degli aspetti critici della strategia di emergenza. Questa fase permetterà di gestire il flusso degli sfollati in modo ordinato, separando le persone in base alle esigenze specifiche. Dopo la registrazione, gli sfollati saranno indirizzati verso le strutture più adatte, in base alla loro situazione familiare e alle necessità di assistenza. Ciò include anche l’eventualità di riaprire seconde case di proprietà di cittadini napoletani, che saranno compensate per l’utilizzo delle loro abitazioni durante l’emergenza.
Considerazioni finali sulle misure di emergenza
Il sindaco Caruso ha commentato il piano di accoglienza, sottolineando la necessità di essere preparati a fronteggiare situazioni critiche. Le misure adottate riflettono un impegno significativo volto a garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini, sia quelli abruzzesi che quelli provenienti da altre regioni. L’attenzione al dettaglio e la preparazione preventiva sono elementi chiave per affrontare le sfide legate a eventi naturali imprevisti. La comunità locale si sta unendo per offrire supporto e assistenza a chi, in caso di necessità, potrebbe trovarsi a dover lasciare la propria casa, cercando di rendere l’accoglienza il più umana possibile.