Fra piani di emergenza, carichi di responsabilità e mole di adempimenti quanto è diventato difficile dar vita a emozioni collettive? E quanto costano? Confronto aperto nella Chiesa di San Nicola da Tolentino
Nella scia dei tre eventi che hanno scolpito con numeri da record il mese di settembre ad Atripalda arriva l’ultimo dibattito pubblico in programma venerdì prossimo 28 settembre, alle ore 18:30, nella chiesa di San Nicola da Tolentino: l’aggregazione sociale.
Dopo la festa dei bambini, la festa patronale e Giullarte 2018, tre appuntamenti caratterizzati da grande partecipazione, senza dimenticare la gara podistica cittadina dello scorso aprile, il confronto diventa di strettissima attualità, partendo da alcune domande: quanto è complicato e costoso organizzare momenti di aggregazione? E’ ancora possibile dar vita a emozioni collettive? Che significato ha incontrarsi e socializzare nell’era dei social? E’ così difficile ritrovare il piacere di stare insieme?
Al dibattito, moderato dal giornalista e scrittore atripaldese Stefano Iannaccone, e ripreso dalle telecamere di Sabino Battista, hanno confermato la propria partecipazione:
- Luca Imparato (Associazione culturale Alvanite);
- Alfonso Santosuosso (Comitato festa San Sabino);
- Giovanni Solimene (Società sportiva Irpinia Corre);
- Giuseppe Spagnuolo (Sindaco di Atripalda) o suo delegato;
- Paolo Spagnuolo (Capogruppo consiliare “Noi Atripalda”) o suo delegato;
- Carmine Tranchese (Artista).
Il Forum dei Giovani, invece, attraverso il coordinatore Fulvio Caruso, ha preferito non raccogliere l’invito per ragioni “organizzative”
Così come è accaduto nelle precedenti occasioni, un’ampia parte del dibattito sarà alimentata dalle domande e dai commenti del pubblico, invitato ad intervenire dopo un primo giro di interventi dei relatori.