«L’Amministrazione ormai naviga a vista»


Dopo l’ultima seduta di Consiglio comunale l’Udc diffonde un duro comunicato: «Continue toppe ad una gestione superficiale ed approssimativa»

La nuova sede dell'Udc in Piazza Umberto I

La nuova sede dell’Udc in Piazza Umberto I

«L’amministrazione comunale di Atripalda ha perso definitivamente la bussola del buon senso e naviga ormai a vista»: è quanto afferma l’Udc cittadino dopo le ultime vicende politiche e amministrative accadute durante i lavori del consiglio comunale dei giorni scorsi. «Non c’è la volontà di amministrare questa comunità che ha tante questioni annose, ma anche tante risorse da valorizzare – affermano i dirigenti dello scudocrociato – si vuole soltanto mettere continue “toppe” con una gestione superficiale e approssimativa del sindaco Paolo Spagnuolo e della sua maggioranza. Partiamo da una vicenda esemplificativa, emersa anche nello scorso Consiglio Comunale: dopo quasi quattro anni di Amministrazione Spagnuolo, oggi il Comune di Atripalda non ha un Comandante della Polizia Municipale. In questo ultimo anno e mezzo, in riferimento al Comando della Polizia Municipale, il sindaco più volte ha fatto scelte criticabili, con evidenti profili di illegittimità. A partire dalla revoca, mai motivata, del Comandante Giannetta, poi la discutibile nomina a tempo del Comandante Salsano, senza qualifica di agente di Pubblica Sicurezza, poi l’affidamento del comando al Segretario Generale dott. Iorio e, infine, l’ultimo atto di queste ore probabilmente perché duramente incalzato in Consiglio Comunale, la nuova nomina del dott. Giannetta a Vicecomandante (ma il Comandante oggi chi è?), revocando la nomina del dott. Iorio di soli quindici giorni fa. Se non è improvvisazione questa …. Quel che è peggio è che la navigazione a vista dell’Amministrazione Spagnuolo in queste ore sembra fare rotta verso il Comune di Avellino, pensando di consegnare lì la funzione di Comando della Polizia Municipale, scegliendo così l’associazione con un Comune che ha una serie di problematiche ben diverse dalla nostra Città e che tra l’altro negli ultimi anni non pare abbia brillato per efficienza». L’improvvisazione e l’incertezza con cui questa Amministrazione tenta di guidare il Comune di Atripalda è emersa, nell’ultimo Consiglio Comunale, anche durante la discussione dell’adesione all’Area Vasta: «Argomento portato in consiglio comunale dalla stessa maggioranza – sottolinea l’Udc atripaldese – che ancora una volta si è fatta trovare impreparata: abbiamo potuto soltanto ascoltare l’illustrazione dell’assessore, ma non approvare perché mancavano degli atti importanti. Siamo una comunità dall’orizzonte incerto perché incerti e superficiali sono i nostri interlocutori che in questo momento guidano o forse hanno tutta l’intenzione di far deragliare il nostro comune». L’aspetto più paradossale riguarda l’ultimo punto all’ordine del giorno: il sostegno e la solidarietà per l’attività svolta dalla locale stazione dei Carabinieri. «E’ la vicenda più preoccupante e che ci allarma – sostengono i rappresentanti dell’Udc – il Sindaco ed otto consiglieri della maggioranza hanno espresso un voto contrario: tutti uniti contro un ordine del giorno che sostenesse l’azione di contrasto alla criminalità svolta dalle forze dell’ordine e sottolineasse che le istituzioni sono tutte convintamente dalla parte della legalità, maggioranza unita in una crociata senza il benché minimo buon senso e una ragione valida. E’ ormai acclarato che c’è qualche “risentimento” da parte del sindaco nei confronti dei Carabinieri di Atripalda, al punto tale da inventarsi un nuovo ordine del giorno a sostegno della legalità, una sorta di autopropaganda, pur di non approvare il sostegno alla loro attività. Ma francamente non comprendiamo soprattutto le ragioni del gruppo consiliare del Pd (che dovrebbe pur sempre rappresentare il partito che governa questo Paese) ed anche di altri presunti difensori della legalità, che li hanno indotti a farsi trascinare in una scelta tanto scellerata. Ma dov’è finito il più elementare rispetto delle Istituzioni? Così si vuole agire compatti a difesa della legalità nei nostri territori?».



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