Nel febbraio 2016 fu denunciato da una ragazza 19enne, ieri la sentenza di primo grado
L’assessore ai lavori pubblici Tony Troisi, ieri mattina, è stato condannato in primo grado, dal Tribunale di Avellino, a due anni di reclusione con pena sospesa per violenza sessuale (art. 609 bis c.p.) ai danni di una studentessa universitaria.
I fatti si sarebbero svolti esattamente due anni fa, nel febbraio 2016, quando Troisi, non ancora eletto consigliere comunale, impartiva lezioni private presso la propria abitazione e venne denunciato da una ragazza, allora 19enne, figlia di uno noto professionista atripaldese, per presunte molestie avvenute durante una lezione pomeridiana. E a sua volta Troisi controdenunciò la ragazza per calunnia.
Ieri mattina, al termine dell’ultima udienza del processo di primo grado, il collegio giudicante della seconda sezione penale del Tribunale di Avellino, presieduto da Luigi Buono, assistito da Sossio Pellecchia e Giulio Argenio, ha emesso la sentenza di condanna a due anni, accogliendo parzialmente la richiesta di condanna a 3 anni e 6 mesi chiesta dal pubblico ministero Cecilia Annecchini. La ragazza, presente in aula, era assistita dall’avvocato Biancamaria D’Agostino mentre l’assessore Troisi, anch’egli presente con la moglie ed il figlio maggiore, era assistito dall’avvocato Alfonso Maria Chieffo, il quale ha già fatto sapere che appellerà la sentenza in secondo grado.
Naturalmente la vicenda è destinata a destare notevole attenzione ed interesse nella comunità atripaldese, nel rispetto della verità da un lato e nella consapevolezza che due famiglie atripaldesi, complessivamente considerate, stanno certamente vivendo momenti difficili. Così, come, considerata l’esposizione pubblica di Troisi, eletto consigliere comunale nel giugno scorso e nominato assessore dal sindaco Giuseppe Spagnuolo, è difficile non immaginare ripercussioni anche sull’amministrazione comunale nonostante il caso non dovrebbe rientrare fra quelli di applicabilità della legge Severino che impone la sospensione immediata dall’incarico pubblico.
Ulteriori approfondimenti saranno pubblicati sulla prossima edizione del settimanale “il Sabato”.