Latte intero, parzialmente scremato o scremato: quale prodotto è ideale per la nostra salute? In pochi conoscono le differenze.
Negli ultimi anni il mercato del latte si è arricchito di prodotti specifici che fanno fronte alle diverse esigenze dei consumatori, si è così rilevato un incremento delle vendite dei così detti latti alternativi, come il latte di soia, di avena o privi di lattosio. Prodotti che seppur utili non possono essere certo considerati alla stregua del latte. Inoltre fa sfatata la credenza, che si è fatta strada negli ultimi tempi, che il latte fa male: una dose quotidiana equilibrata apporta diversi vantaggi alla salute.
Tuttavia in molti si chiedono che tipologia di latte scegliere. In commercio esistono il latte intero, quello parzialmente scremato e quello scremato. Qual è il migliore per la nostra salute? Quali sono le differenze? E come comprendere qual è quello ideale per il nostro organismo? A questo domande si può rispondere analizzando gli aspetti dell’amato prodotto, aspetti che sono diversi per ogni tipologia citata e che vanno valutati nel loro complesso.
In primis la differenza sta soprattutto nella presenza, più o meno filtrata, dei grassi presenti nel latte. In quello intero le componenti nutritive non cambiano, e i grassi si mantengono intorno al 3,5%, nel parzialmente scremato vengono ridotti tra il 1,5 e 1,8 %, mentre in quello totalmente scremato non possono superare lo 0.5%. Si deduce che quest’ultimo è sicuramente più leggero, ma anche meno saporito. Perde infatti corposità e densità e appara decisamente più acquoso. Scegliere i latti con meno grassi è sicuramente salutare, ma non utile per tutti.
Latte intero normalizzato e non: cosa cambia
Occorre fare un ulteriore distinzione tra latte intero normalizzato e non. Nel primo caso si interviene per equilibrare i grassi, mentre nel secondo il latte resta invariato, come quando è appena munto. Le tesi sui pro e contro sul latte sono diversi: l’AIRC sostiene che il suo consumo equilibrato può essere considerato un fattore di protezione contro la comparsa del tumore del colon-retto.
Mentre il Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione (CREA) ribadisce che un consumo eccessivo di latte potrebbe aggravare il rischio di malattie cardiovascolari. In linea di massima il latte non dovrebbe essere eliminato del tutto da una dieta equilibrata, apporta notevoli benefici anche se è sempre preferibile consumare quelli a ridotto contenuto di grassi.
Si può anche scegliere anche degli yogurt che contengono i fermenti lattici che hanno una funzione di protezione e ripristino della flora batterica. Il latte non va poi confuso con tutti quei prodotti apparentemente alternativi e vegetali che non hanno i suoi stessi principi nutrizionali.