Il nuovo anno ci regala nuove storie. Come quella di Alessandro, un giovane residente a contrada Alvanite, costretto sin da bambino a spostarsi su una sedia a rotelle e a non potersi divertire come i suoi coetanei. Ma stavolta è andata diversamente dal solito. Alessandro non è rimasto a guardare. Arrivato in Piazza con i suoi familiari ha chiesto al gestore della pista di ghiaccio se poteva provare a… pattinare. Detto, fatto! Sergio Argenio ed un suo collaboratore hanno afferrato le maniglie della carrozzella di Alessandro e l’hanno spinta sulla pista. A Natale tutto è possibile!
Ed è una nuova storia anche quella di Luca ed Angela, due fantastici ragazzi che lavorano dalla mattina alla sera, con cortesia e professionalità. Poco prima di Natale una telefonata li svegliò nel cuore della notte perché il loro piccolo ma grande negozio di alimentari stava andando a fuoco. Hanno pianto, hanno tremato, si sono disperati, ma sono ripartiti più forti di prima. Luca e Angela non si arrendono e non dimenticano, la loro gratitudine per quanti li hanno incoraggiati e sostenuti ha sconfitto anche la paura per un episodio ancora avvolto nel mistero.
Ed è una storia sempre nuova quella di Enzo Angiuoni, l’imprenditore tessile cittadino onorario, che domenica compie ottant’anni. Era ancora un ragazzino quando decise di partire per Milano, lasciando, però, il cuore ad Atripalda, a cui un cordone ombelicale mai reciso continua a tenerlo indissolubilmente legato. La fortuna e la bravura hanno fatto sì che Enzo si affermasse a livello internazionale, ma la soddisfazione non è piena se non è condivisa con le persone più care. Ed è per questo che la città, attraverso il sindaco, gli augura altri cento di questi giorni.
E magari sarà una storia nuova anche quella fra la dirigente dell’Istituto comprensivo e la comunità scolastica? Difficile dirlo! La frattura appare netta e profonda, ma molto dipende anche dall’atteggiamento della dirigente: se l’opportunità delle nuove elezioni verrà sfruttata per ripartire col piede giusto tutto è possibile. Nei giorni scorsi, purtroppo, si è chiaramente avuta la conferma che quanto abbiamo segnalato attraverso alcuni articoli di fondo, con toni prima preoccupati e poi allarmati, risultava non solo rispondente al vero, ma addirittura più grave di quanto temevamo. E, di conseguenza, se le nostre “denunce” sono servite, indipendentemente dall’esito, a destare qualcuno e a provocare un confronto è da salutare senza dubbio positivamente. Ed è anche per questo che non ci faremo certamente spaventare dalle eventuali azioni giudiziarie che la dirigente ci ha prospettato attraverso il proprio legale, ritenendoci responsabili di aver assunto nei suoi confronti posizioni violente e diffamatorie. Ci aspettiamo, piuttosto, che la dirigente, nella sua qualità di pubblico ufficiale, dopo aver riscontrato, appena insediata, un’illecita applicazione dei moduli orari come ha denunciato pubblicamente, li abbia subito segnalati anche alle autorità competenti. E se non lo ha fatto può solo significare che il compromesso è ancora possibile.