La Legge 104 è un pilastro del welfare italiano. Ecco come comportarsi in questo 2025 appena iniziato per ottenere i vantaggi
La Legge 104 rappresenta un importante strumento per il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari. Nel 2025, si prevedono novità significative riguardanti il prepensionamento per i caregiver, l’APE sociale, la Quota 41 e l’Opzione Donna.
Queste misure offrono diverse opportunità per coloro che assistono un familiare convivente con handicap in situazione di gravità, permettendo loro di scegliere l’opzione più adatta alle proprie esigenze. Esploriamo insieme tutte le possibilità.
Legge 104: tutte le novità del 2025
Una delle principali novità riguarda l’APE sociale, una prestazione economica a carico dello Stato, confermata dalla Legge di Bilancio 2024 per il 2025. Questa misura prevede un incremento significativo dell’autorizzazione di spesa, con stanziamenti che andranno da 114 milioni di euro nel 2025 a 35 milioni nel 2030. L’APE sociale è rivolta a diverse categorie di lavoratori, inclusi i caregiver familiari.
Per accedere all’APE sociale, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- Età: avere almeno 63 anni e 5 mesi.
- Assistenza: fornire assistenza continuativa per almeno sei mesi a un familiare convivente con handicap grave, oppure a parenti di secondo grado conviventi in condizioni particolari.
- Reddito: il reddito da lavoro non deve superare i 5.000 euro annui.
L’importo dell’indennità può arrivare fino a un massimo di 1.500 euro lordi. È fondamentale presentare prima una domanda di certificazione del diritto all’INPS, per poi richiedere ufficialmente l’APE. Le scadenze per la presentazione della domanda di certificazione nel 2025 sono fissate al 31 marzo, 15 luglio e 30 novembre.
Un’altra opportunità per le caregiver è rappresentata dall’Opzione Donna, che consente alle lavoratrici di accedere alla pensione anticipata. Per usufruire di questa misura, le donne devono soddisfare i seguenti requisiti:
- Età: compiere almeno 61 anni entro il 31 dicembre 2024.
- Anzianità contributiva: avere un minimo di 35 anni di contributi.
- Assistenza: l’assistenza a un familiare convivente con disabilità deve essere continuativa per almeno sei mesi.
La convivenza è un requisito essenziale e, secondo la normativa, è sufficiente risiedere nello stesso stabile. Le lavoratrici dipendenti devono attendere 12 mesi dalla maturazione dei requisiti per ricevere il primo pagamento pensionistico, mentre per le lavoratrici autonome il periodo d’attesa è di 18 mesi.
Oltre all’APE sociale e all’Opzione Donna, esiste anche la Quota 41, che consente ai lavoratori di accedere alla pensione anticipata indipendentemente dall’età, a condizione di aver versato almeno 41 anni di contributi. Di questi, almeno 12 mesi devono essere stati versati prima di compiere 19 anni. Questo meccanismo è rivolto a coloro che hanno avuto un percorso lavorativo caratterizzato da difficoltà e meritano un riconoscimento specifico.
La Quota 41 rappresenta una via importante per i caregiver, poiché consente di accedere alla pensione in modo anticipato, senza dover necessariamente attendere il compimento di determinati limiti di età. Questo è particolarmente vantaggioso per coloro che hanno dedicato gran parte della loro vita lavorativa all’assistenza di un familiare, permettendo loro di godere di un meritato riposo.