Il giudice delle udienze preliminari ha deciso il non luogo a procedere perché i fatti non sussistono
Questa mattina si è tenuta l’udienza preliminare, innanzi al Giudice della Udienza Preliminare del Tribunale di Avellino Dott. Paolo Cassano, a carico del Comandante dei Vigili di Atripalda nel 2015/2016, Dott. Vincenzo Salsano già comandante in congedo dei Carabinieri di Salerno centro, difeso dall’avv. Giovanni Falci del Foro di Salerno.
Le imputazioni erano gravi e infamanti: abuso di ufficio, calunnia, sottrazione di documenti pubblici, reati commessi nella qualità di pubblico ufficiale del Salsano in danno di un luogotenente della Polizia Municipale di Atripalda.
L’esito della udienza è stato il completo proscioglimento del dott. Salsano da ogni accusa con sentenza di non luogo a procedere perché i fatti non sussistono.
In effetti era avvenuto che il Comandante Salsano aveva deferito alla Procura della Repubblica di Avellino un luogotenente della Polizia Municipale che si era, dapprima rifiutato e poi di fatto aveva partecipato solo “virtualmente”, ad un sopralluogo dell’Ufficio Tecnico del Comune volto a verificare l’esistenza o meno di gravi illeciti edilizi commessi da in una attività commerciale di Atripalda. Il comandante, sentiti tutti gli interessati ed anche il luogotenente che aveva fornito la sua versione dei fatti, aveva chiesto che si verificasse da parte dell’Organo Inquirente se vi fossero stati “comportamenti penalmente” rilevanti.
Tutto qui, tutto dovuto, tutto regolare e nella norma.
Invece che ricevere l’ennesimo encomio come tutti quelli ricevuti nella lunga carriera nell’Arma dei Carabinieri, Salsano si è trovato sotto processo.
Il fatto più incredibile è stato che la contestazione di uno dei reati (sottrazione di documenti pubblici), è scaturito dal fatto che presso gli uffici della Polizia Municipale di Atripalda non è stato rinvenuta la copia dell’esposto con il depositato della Procura.
Il Vicecomandante dell’epoca (2016) non ha rinvenuto presso il suo Ufficio tale documento e, per non passare guai, ha ritenuto opportuno riferire che era a conoscenza che il documento in questione era presso Salsano che non rivestiva più la carica di comandante per scadenza del mandato.
Ovviamente la notizia si è rilevata infondata perché a seguito di perquisizione ordinata dalla Procura è stato solo rinvenuta, anzi spontaneamente consegnata, una copia senza firma e depositato che il dott. Salsano custodiva presso di se a futura memoria in caso di sua escussione sul fatto.
Nonostante la soddisfazione per l’esito del processo, resta per Salsano il rammarico di essere stato trascinato in Tribunale per una bega molto paesana.
Avv. Giovanni Falci