Fu querelato nel 2015 dall’ex comandante della Polizia municipale, Vincenzo Salsano
Il giudice monocratico del tribunale di Avellino, dott.ssa Michela Eligiato, ha assolto questa mattina l’ex consigliere comunale Ulderico Pacia dall’accusa di diffamazione nei confronti dell’ex carabiniere Vincenzo Salsano perché “il fatto non costituisce reato”.
I fatti: Durante la seduta del Consiglio comunale del 23 giugno 2015 Pacia, nel corso di un intervento incentrato sull’operato della Polizia Municipale, definì l’allora comandante della P.M “incompetente”. Salsano, ritenendosi diffamato dalle parole del consigliere comunale, lo querelò.
L’intervento integrale di Pacia: Assistito dall’avvocato Alfonso Maria Chieffo, Pacia è riuscito a dimostrare, anche grazie alla trascrizione integrale del suo intervento in Consiglio affidata ad un perito, che l’espressione fu utilizzata in un contesto più ampio e per questo motivo rientrava a pieno titolo nel “diritto di critica”. Così, il giudice del tribunale ha accolto la tesi della difesa ed ha scagionato Pacia dall’accusa di diffamazione.
Il discrimine tra diritto di critica e diffamazione può essere spesso sottile. Qui sembrerebbe abbastanza pacifico la ricorrenza dei presupposti del diritto di critica. Stando alla giurisprudenza costante (come riportano siti specializzati tipo https://www.diffamazioni.it/) i tre requisiti del diritto di critica sono: 1. la verità del fatto presupposto ; 2. la sua rilevanza sociale; 3. la continenza nel linguaggio.