
L'importanza dei valori olimpici: un richiamo alla pace e all'unità nella storia - Ilsabato.com
Il messaggio del Comitato Olimpico Internazionale tocca un tema di grande rilevanza nel mondo contemporaneo: il valore della pace e dell’unità attraverso lo sport. Durante la 144/a sessione di Olimpia, il presidente Thomas Bach ha svolto un’importante riflessione sulla lunga storia dei Giochi Olimpici e sull’eredità che rappresentano. Questi valori, che risalgono a millenni fa, continuano a risuonare forte nella società attuale, sottolineando la necessità di unirsi per proteggere e promuovere idealità fondamentali.
La storia olimpica e il legame con la pace
Nel suo intervento, Bach ha messo in evidenza come i Giochi Olimpici, fin dalle loro origini, siano stati un simbolo di pace e di incontro fra le diverse culture. La tradizione della tregua olimpica, o ekecheiria, è un esempio emblematico di questo principio. Durante i giochi dell’antichità, le città-stato greche sospendevano i conflitti armati affinché gli atleti di ogni regione potessero partecipare senza timori. Questo istituto non solo facilitava la competizione sportiva, ma anche la cooperazione e il dialogo tra i popoli, cose che restano attuali ancora oggi nelle competizioni moderne.
È affascinante notare come Bach abbia ricollegato questi ideali antichi al lavoro del barone Pierre de Coubertin, il quale nel XIX secolo ha avuto un ruolo cruciale nel rinvigorire i Giochi Olimpici, riproponendo l’idea di utilizzare lo sport come mezzo per promuovere la pace. Nel contesto del suo tempo, caratterizzato da tensioni politiche e conflitti, Coubertin ha saputo valorizzare il potere unificante dello sport, concependo un evento che potesse andare oltre le divisioni nazionali e culturali.
I valori olimpici in un mondo fragile
Bach ha espresso preoccupazione per la fragilità di questi valori di fronte alle sfide attuali segnate da conflitti e divisioni nel panorama globale. Il presidente del CIO ha invitato i membri a riflettere sull’importanza di custodire l’eredità olimpica, ribadendo che diventa un compito collettivo quello di promuovere e difendere la pace. Questi principi, che dovrebbero ispirare ogni competizione sportiva, rappresentano una necessità oggi più che mai, con le tensioni geopolitiche che affliggono molte nazioni e incertezze che circondano il futuro.
Nonostante le difficoltà, la fiducia di Bach nel futuro resta una spinta motivazionale. Egli ha richiamato l’idea che il potere dello sport può abbattere le barriere e portare persone di diverse culture e origini a un comune denominatore, dove la competitiveness si trasforma in un’opportunità di dialogo e crescita personale. Questi valori olimpici, la cui cura è così importante, devono essere interiorizzati non solo dagli atleti ma anche dalle istituzioni e dalle comunità di tutto il mondo.
La responsabilità di custodire i valori olimpici
Nel suo discorso, il presidente del CIO ha inoltre esortato gli stakeholders, le federazioni sportive e le Nazioni a diventare i custodi di questo patrimonio olimpico. Essere custodi significa non solo onorare la tradizione, ma anche riconoscere e affrontare le sfide contemporanee. Il messaggio è chiaro: affinché i valori olimpici possano continuare a risplendere nel futuro, è necessario che ogni attore coinvolto partecipi attivamente per promuovere l’unità razziale, culturale e sociale, utilizzando il linguaggio universale dello sport.
Questo richiamo rappresenta un’opportunità per l’intera comunità internazionale di riunirsi intorno a ideali condivisi e di rinnovare l’impegno verso una società più pacifica e inclusiva. La storicità delle tradizioni olimpiche deve servire da insegnamento, spingendo le future generazioni a lavorare in modo collettivo, utilizzando la forza della competizione per costruire ponti piuttosto che muri. Il richiamo di Thomas Bach non è solo una celebrazione del passato, ma un appello urgente ai valori che possono e devono guidare l’umanità verso un avvenire migliore.