Dura nota del gruppo consiliare “Noi Atripalda”: «Chi amministra non rappresenta se stesso, per cui deve rapportarsi costantemente con la comunità. Se non intende farlo, torni a gestire esclusivamente i propri interessi privati».
I Sindaci possono, tuttavia, decidere la non riapertura.
Il numero di contagi elevato, il mancato completamento dell’iter di vaccinazione del personale scolastico (cui è stata somministrata la sola prima dose) e la mancata predisposizione di ulteriori misure di sicurezza negli ambienti scolastici consiglierebbero la non riapertura delle scuole della nostra città.
Alcune amministrazioni, in considerazione della notevole diffusione del contagio Covid, hanno deciso di non riaprire e, nel rispetto delle comunità di riferimento, lo hanno già comunicato.
Ad Atripalda, viceversa, il (solito) silenzio, a meno di 36 ore dalla probabile riapertura.
Con atteggiamento menefreghista, il Sindaco Giuseppe Spagnuolo ed il Vice Sindaco (con delega specifica all’Istruzione) Anna Nazzaro non hanno manifestato la volontà dell’Amministrazione di seguire la decisione del Governo, né di optare per la non riapertura.
Perché non consentire a genitori ed alunni di organizzarsi?
Perché non consentire all’amministrazione scolastica di adottare ogni utile accorgimento per migliorare la sicurezza degli ambienti scolastici?
Perché non dissipare ogni dubbio sul dilemma riapertura o non riapertura?
Dopo la figuraccia della “falsa partenza” dell’anno scolastico a settembre e dopo la pessima gestione dell’emergenza Covid presso gli edifici scolastici della nostra città, gli amministratori citati hanno dato ulteriore prova di incapacità amministrativa, completa inadeguatezza nel ruolo istituzionale rivestito e, soprattutto, “menefreghismo”.
Ora basta!
Le dimissioni sono l’ancora di salvezza per la nostra comunità.
Chi amministra non rappresenta se stesso, per cui deve rapportarsi costantemente con la comunità.
Se non intende farlo, torni a gestire esclusivamente i propri interessi privati.
Francesco Mazzariello, Domenico Landi, Maria Picariello, Fabiola Scioscia, Paolo Spagnuolo