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Prurito, perché è meglio non grattarsi-ilsabato.com
Quando si ha prurito alla pelle, è necessario stare molto attenti, perché potrebbero esserci conseguenze. A cosa fare attenzione
Il prurito alla pelle è una sensazione tanto comune quanto fastidiosa, capace di distrarci dalle nostre attività quotidiane e, nei casi più intensi, diventare davvero insopportabile.
Può manifestarsi con una semplice irritazione temporanea o essere il segnale di un problema più profondo, ma in ogni caso, la voglia di grattarsi è quasi irresistibile.
Le cause del prurito sono molteplici e possono variare da fattori banali a condizioni più serie. La pelle secca, per esempio, è uno dei motivi più diffusi, soprattutto nei mesi freddi o quando si utilizzano detergenti aggressivi.
Anche allergie, dermatiti, punture di insetti e persino lo stress possono scatenare questa spiacevole sensazione. A volte, il prurito può essere la conseguenza di un’alimentazione poco equilibrata o della reazione della pelle a tessuti sintetici e profumi.
Grattarsi sembra l’unica soluzione immediata, ma spesso peggiora la situazione, irritando ancora di più la pelle e, in alcuni casi, causando veri e propri danni. In verità, dobbiamo essere particolarmente attenti nell’evitare di grattarci perché potrebbe provocare una serie di conseguenze davvero spiacevoli.
Prurito: ecco perché non devi assolutamente grattarti se non vuoi incorrere in queste spiacevoli conseguenze
Secondo recenti studi scientifici, grattarsi quando si prova prurito, non solo intensifica l’infiammazione cutanea, ma può anche compromettere il processo di guarigione della pelle.
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Uno studio pubblicato sulla rivista Science ha analizzato gli effetti del grattarsi, attraverso esperimenti su cavie da laboratorio. Ai topi coinvolti nella ricerca sono stati introdotti allergeni per scatenare una reazione simile alla dermatite.
Si è osservato che gli esemplari capaci di percepire il prurito si grattavano incessantemente, aggravando l’infiammazione e stimolando il rilascio di globuli bianchi chiamati neutrofili, responsabili della risposta immunitaria. Al contrario, i topi privati del neurone legato alla percezione del prurito hanno mostrato un’infiammazione più lieve e tempi di recupero più rapidi.
Il motivo è legato alla reazione neurale: quando ci grattiamo, i neuroni del dolore rilasciano una sostanza chiamata Sostanza P, che attiva i mastociti. Queste sono cellule immunitarie che contribuiscono all’infiammazione. Ciò porta a un peggioramento della condizione cutanea e a una sensazione di prurito ancora più intensa, spingendoci a grattarci ulteriormente.
Sebbene in alcuni casi specifici, il grattarsi possa stimolare una risposta immunitaria utile, i danni risultano spesso superiori ai benefici. Per questo motivo, medici e ricercatori consigliano di resistere alla tentazione di grattarsi e di ricorrere a rimedi alternativi per alleviare il prurito, proteggendo così la salute della pelle.