
Meloni cerca unità nel governo, tensioni tra Lega e Forza Italia all'orizzonte - Ilsabato.com
Negli ultimi giorni, il governo italiano ha affrontato una fase di instabilità, accentuata da divergenti posizioni all’interno della maggioranza. Giorgia Meloni, pur mantenendo un profilo basso, sta cercando di gestire le tensioni e ristabilire un clima di collaborazione fra le forze politiche. Il confronto tra i principali esponenti di Lega e Forza Italia, Matteo Salvini e Antonio Tajani, è diventato sempre più acceso, informando sull’andamento e sulla solidità dell’esecutivo.
Le tensioni tra Lega e Forza Italia
La divisione interna è emersa in maniera inaspettata quando Claudio Durigon, esponente della Lega, ha attaccato la leadership di Forza Italia, accusando il ministro degli Esteri, Tajani, di avere difficoltà nei rapporti con gli Stati Uniti. Durigon ha fatto riferimento a una presunta posizione di debolezza di Tajani, sottolineando il suo sostegno alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e ai suoi piani di riarmo, suggerendo che ciò possa influire negativamente sulle relazioni con l’amministrazione Biden.
In risposta, Antonio Tajani ha smentito le affermazioni di Durigon, mantenendo un tono fermo. “Non mi sento in difficoltà, lo giudicheranno gli elettori,” ha affermato, segnando un netto contrasto rispetto alle parole del leghista. Inoltre, ha espresso la sua opinione critica sui partiti populisti, definendoli “quaquaraquà,” e sulla scarsa influenza del gruppo parlamentare della Lega nel contesto europeo.
La strategia di Giorgia Meloni
La premier Meloni è consapevole che le divisioni in seno alla sua squadra potrebbero avere conseguenze serie, non solo a livello interno, ma anche sulla scena internazionale. È evidente che la leader di Fratelli d’Italia sta cercando di antesignare un’unità nel governo, chiudendo le ferite che si sono aperte tra Lega e Forza Italia. Meloni ha preso l’iniziativa di far dialogare i due leader, pur riconoscendo che i loro rapporti sono attualmente tesi e difficili.
Fonti vicine al governo hanno rivelato che i contatti tra Tajani e Salvini sono minimi; le puntate di tensione si sono intensificate, con i due colossi della maggioranza che raramente riescono a dialogare. Meloni punta a riunirli per un vertice prima del Consiglio dei ministri previsto per lunedì 31, con il chiaro obiettivo di stemperare le polemiche e consolidare un fronte unico.
Le reazioni delle opposizioni
Le opposizioni non sono rimaste a guardare in questo scorcio di frizzante confronto tra Lega e Forza Italia. Elly Schlein, del Partito Democratico, ha utilizzato parole forti per accennare a una crisi di governo, evidenziando come in contesti europei simili le divisioni avrebbero già causato rotture politiche significative. La pressione esterna potrebbe aumentare ulteriormente, influenzando le dinamiche interne della coalizione.
In questo scenario, la stabilità del governo Meloni potrebbe essere minacciata dalle lotte di potere interne. Le opposizioni si preparano a capitalizzare su ogni pertugio si apre, cercando di ribattezzare la fragilità del governo come un’opportunità per mettere in dubbio il suo operato.
Sviluppi futuri e la questione Ukraine
Uno dei principali impegni in agenda per il governo è la partecipazione di Meloni al summit di Parigi, dove i leader europei discuteranno delle strategie di assistenza a Kiev. Finora, Meloni ha sostenuto una posizione favorevole all’estensione delle garanzie NATO all’Ucraina, ma potrebbero emergere nuovi approcci, come l’idea di un’operazione multinazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite.
La decisione finale sulla posizione che il governo italiano adotterà in tale occasione è ancora in fase di definizione, e potrebbe dipendere dallo stato delle relazioni interne, oltre che dalle pressioni esterne. La premier è sotto osservazione, dove ogni passo falso potrebbe rivelarsi decisivo per la sua permanenza e quella del governo stesso.