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Mercurio nel fiume Sabato, il Prefetto ordina ai Comuni la mappatura degli scarichi inquinanti

L’iniziativa è nata dall’ennesima denuncia del Comitato “Salviamo la valle del Sabato” e dall’esito delle analisi cliniche sulle acque che hanno confermato notevoli quantità di metalli pesanti

Il tratto urbano del fiume Sabato è particolarmente inquinato.

Non accennano a diminuire le preoccupazioni sull’inquinamento delle acque del fiume Sabato. Dopo i prelievi effettuati dall’Arpac – che avevano evidenziato l’allarmante presenza di mercurio oltre ogni limite – anche l’associazione “Salviamo la Valle del Sabato” ha commissionato ad un laboratorio ambientale le analisi su cinque prelievi effettuati nelle acque del fiume, da Atripalda allo Stretto di Barba, fra Ceppaloni e Chianche.

I campionamenti, effettuati dal 24 al 31 luglio, hanno confermato “un inquinamento da mercurio significativamente maggiore nel tratto compreso tra Atripalda e Pianodardine, dove l’entità della contaminazione è massima, e un accumulo di tensiottivi anionici ed elevate concentrazioni di fosforo in località Vecchio Mulino a Prata P.U. Tale condizione di inquinamento suggerisce un’attività di immissione di questo genere di sostanze, correlata a specifici scarichi posti a monte. Le schiume si evidenziano in questo tratto a causa delle condizioni particolari di flusso delle acque in questo tratto” (secondo una nota diffusa dal Comitato).

Il tavolo in Prefettura: Anche alla luce di queste iniziative del comitato ambientalista, venerdì scorso, le istituzioni preposte e le amministrazioni locali, tra cui Atripalda, si sono riunite presso la Prefettura di Avellino. Durante la riunione sono state stabilite delle misure finalizzate alla salvaguardia del tratto fluviale. Tra queste, così come recita una nota diramata dalla Prefettura,l’aggiornamento della mappatura degli scarichi delle attività produttive, predisponendo una nuova scheda d’indagine, ampliata nella rilevazione di informazioni significative, da distribuire ai Comuni per la successiva rilevazione, ciò per un monitoraggio più dettagliato della tipologia di sostanze utilizzate nel ciclo produttivo, al fine di orientare in maniera specifica le attività di controllo, che saranno pianificate al completamento della nuova mappatura”.

L’esposto in Procura: Le attuali condizioni del Fiume hanno convinto Franco Mazza, coordinatore del Comitato, a presentare l’ennesimo esposto alla Procura per disastro ambientale ai danni del fiume Sabato. Anche per questo motivo, una delegazione di ambientalisti, venerdì scorso, ha incontrato il Prefetto Maria Tirone. Durante la riunione, l’associazione ha consegnato al Prefetto una copia delle analisi da loro commissionate ed una serie di proposte concrete per il futuro del Sabato (tra cui la questione delle mappature degli scarichi pubblici).

Maggiori dettagli verranno pubblicati sul prossimo numero del Settimanale di sabato 14 settembre.

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Redazione