
Milano, indagine sulla vendita di San Siro: le parole del sindaco Giuseppe Sala - Ilsabato.com
La recente apertura di un’indagine da parte della procura di Milano, riguardante presunti danni erariali legati alla vendita dell’area di San Siro e dello stadio Meazza, ha sollevato interrogativi e discussioni. Il sindaco Giuseppe Sala, in occasione della cerimonia per l’inaugurazione delle nuove botteghe storiche a Palazzo Marino, ha voluto chiarire la situazione e rispondere alle preoccupazioni dei cittadini.
La posizione del sindaco riguardo l’indagine
Il sindaco Sala ha definito l’apertura del fascicolo come un “atto dovuto“. Ha spiegato che la procura segue un processo standard quando vengono ricevute denunce da parte dei cittadini, aprendo un’inchiesta e successivamente decidendo la classificazione del caso. La situazione attuale, con l’inchiesta classificata come “modello 45“, rappresenta un passaggio positivo. Aggiunge, però, che in merito alla valutazione del prezzo di vendita dell’area di San Siro, si è fatto riferimento a un parere dell’Agenzia delle Entrate, un ente pubblico ritenuto adeguato per stabilire il valore. Sala ha ironizzato sull’idea di rivolgersi a organismi alternativi, sottolineando l’affidabilità dell’Agenzia.
In merito all’uso di fondi pubblici per la ristrutturazione e demolizione dello stadio, il sindaco ha escluso categoricamente questa possibilità. Ha ribadito che le voci circolanti sono infondate e che non ci sono margini per un simile uso del denaro pubblico. Le sue affermazioni vogliono chiarire che i cittadini possono rassicurarsi riguardo il corretto utilizzo delle risorse.
Il dibattito sulle bonifiche e le vendite
Durante la conferenza, Sala ha toccato anche il tema delle bonifiche, un aspetto cruciale ogni volta che si parla di vendite di aree a Milano. Ha evidenziato che non ci sono informazioni chiare riguardo eventuali lavori di bonifica da intraprendere sull’area di San Siro, né prove concrete di carotaggi effettuati. Queste incertezze rendono complicato discutere di cosa effettivamente necessiterebbe per la vendita dell’area. Il sindaco ha espresso la volontà di richiedere un incontro con la Corte dei Conti e la Procura, suggerendo che sia necessaria un’analisi approfondita e coordinata con l’Agenzia delle Entrate, affinché si possa chiarire la situazione.
Le bonifiche sono un tema particolarmente sentito in città, ed è fondamentale che qualsiasi operazione di vendita si svolga in totale trasparenza e sicurezza, anche per quanto riguarda il futuro dell’area. Allo stesso modo, la disponibilità a collaborare con enti e autorità competenti dimostra la determinazione della giunta comunale nel seguire i procedimenti legislativi e burocratici.
Critiche e opposizione alla gestione della situazione
Sala ha poi affrontato le critiche e la posizione di chi si oppone al progetto di vendita, definendo coloro che si esprimono contro come un “partito virtuale dei signori del no“. Ha osservato come questa opposizione non si traduce in una vera presenza politica, dato che non si stanno candidando. Secondo il sindaco, queste persone cercano di influenzare le scelte amministrative, senza però avere una reale possibilità di impatto elettorale. Sala ha rivendicato la sua indipendenza decisionale e ha affermato di non essere condizionato dalle pressioni esterne.
Rispondendo alle domande riguardo il bando per la vendita dell’area, ha confermato che sarà pubblicato a breve e ha fatto notare come l’indagine aperta sia stata portata alla luce da chi aveva presentato la denuncia, destinata a mettere in discussione le scelte politiche del Comune. Sala ha espresso la sua determinazione nel proseguire con il progetto, sottolineando che non permetterà a questo tipo di pressioni di ostacolare il lavoro della giunta.
Dialogo con le società sportive milanesi
Infine, in merito all’interazione con AC Milan e FC Internazionale riguardo l’indagine, Sala ha affermato di non aver discusso il tema con le due squadre. Ha sottolineato però che nonostante non ci siano stati contatti diretti, è evidente che entrambe le società sono consapevoli della situazione attuale. La prospettiva di proseguire nella vendita di San Siro non sembra quindi influenzare il rapporto tra il Comune e le due società, le quali continuano a essere figure centrali nel panorama calcistico e sociale milanese.
In un contesto così delicato, è chiaro quanto sia importante mantenere una comunicazione aperta e trasparente tra le parti coinvolte per garantire una gestione ottimale della situazione e per continuare a costruire un futuro condiviso per la città di Milano.