I Carabinieri gli hanno teso una trappola e l’hanno sorpreso mentre ritirava i soldi
I due si erano conosciuti da circa un mese su un social network: la donna aveva accettato la richiesta di amicizia ed avevano cominciato a frequentarsi virtualmente sul web, piacendosi a vicenda. Dopo qualche giorno si incontrano ad Atripalda, comune neutro per entrambi, nei pressi di un noto centro commerciale. Poi il rapporto sessuale presso l’abitazione della donna che l’uomo riprende a tratti con il suo telefonino, all’insaputa della signora, forse già meditandone il diabolico successivo uso da farne, ben lungi da qualcosa di più di una nottata piccante. Infatti, contattata la donna, dopo averle rappresentato che aveva bisogno di denaro, le chiedeva qualche centinaia di euro. Al diniego ricevuto scattava il suo piano: con svariati messaggi ricattava la donna di ottemperare alla richiesta in cambio del segreto sulla loro storia extraconiugale, minacciandola di far arrivare i filmati compromettenti ai familiari e anche di diffonderli su internet. A dimostrazione di quanto riferito, le inviava il video in parola.
Dopo l’angoscia iniziale, la donna si rivolgeva ai Carabinieri della Stazione di Atripalda a cui affidava la propria richiesta di giustizia. Certa della professionalità e dalla riservatezza degli uomini dell’Arma, vincendo le emozioni, trovava il coraggio di raccontare al Comandante della Stazione quanto accadutole.
Quindi accettava di collaborate con i militari, fingendo di cedere alla richiesta di quell’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine. Sempre ad Atripalda il luogo stabilito, ma questa volta per la consegna della busta con i soldi.
A quell’appuntamento si sono recati però anche i Carabinieri che hanno assistito all’intera scena. La donna ha lasciato la busta con il denaro sotto il tappeto posto davanti alla porta d’ingresso di un esercizio commerciale. Poco dopo giungeva il ricattatore che, riconosciuto dai militari operanti, veniva da questi prontamente bloccato subito dopo aver prelevato il plico contenente il denaro.
A seguito di perquisizione veniva altresì trovato in possesso del cellulare con il quale aveva ripreso l’incontro sessuale ed inviato i messaggi minatori.
Alla luce del quadro indiziario, composto dalle evidenze della flagranza di reato nonché dalla dettagliata denuncia della donna, il 39enne veniva tratto in arresto e, successivamente alle formalità di rito svolte presso i Caserma, condotto nella Casa Circondariale di Bellizzi Irpino su disposizione della Procura della Repubblica Avellino diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.