L’intervento realizzato nei pressi di contrada Valleverde è stato finanziato dalla Provincia. L’assessore all’ambiente: «I dati ottenuti saranno integrati in un sistema informativo»
Le misurazioni verranno effettuate attraverso una sonda immersa ed una cabina esterna che raccoglie, elabora e comunica i dati per poi inviarli ad un server centrale, nel quale vengono elaborati allarmi, statistiche e report storici.
I dati ottenuti saranno integrati in un sistema informativo in modo che le analisi e i dati sulla qualità delle acque possano essere messi in relazione con le altre informazioni a base territoriale.
Vincenzo Moschella
(assessore delegato all’ambiente)
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Sono cominciati in data 10 ottobre 2017 i lavori di installazione delle centraline per il controllo e il monitoraggio dei fiumi di competenza della Provincia.
Otto le cabine tecnologiche complete di apparecchiature che verranno posizionate per verificare la qualità delle acque dei fiumi Calore, Sabato e Ufita e del torrente Solofrana.
L’intervento è stato voluto dal presidente Domenico Gambacorta, che con proprio provvedimento ha previsto l’investimento di una somma pari a 690mila euro ed ha autorizzato il settore competente ad attivare tutte le procedure per la gara d’appalto.
Le risorse sono relative al bilancio 2015 dell’Ente, riservate alla tutela dei corsi d’acqua.
L’azienda che si è aggiudicata l’appalto, la “Cae Spa” di San Lazzaro di Savena (Bologna), ha due mesi di tempo per completare l’intervento di installazione delle otto apparecchiature.
I lavori sono iniziati nel territorio di Manocalzati. Le altre cabine verranno collocate nei Comuni di Lapio, Montella, Melito Irpino, Montecalvo Irpino, Solofra (Consorzio Asi), Atripalda e Prata Principato Ultra.
Le valutazioni che hanno portato a selezionare i punti di monitoraggio sul territorio provinciale sono state caratterizzate da due principi: controllo delle acque a seguito degli scarichi provenienti da zone industriali; tutela della ricchezza del territorio e dei suoi prodotti.
La caratteristica principale del sistema è quella di effettuare misure geograficamente distribuite in più punti in maniera automatica e di inviare frequentemente e periodicamente i dati in un server centrale, nel quale vengono elaborati allarmi, statistiche e report storici.
Il monitoraggio avrà indirettamente funzioni di indicazione quantitativa e qualitativa dell’andamento dei parametri caratterizzanti lo stato di efficienza e di corretto funzionamento dei depuratori delle acque reflue urbane poste nel territorio della provincia di Avellino.
Proprio in questo periodo, le cabine di monitoraggio saranno particolarmente utili per evitare scarichi reflui oleari in vista della lavorazione delle olive. Peraltro, la Polizia Provinciale, nell’ambito delle attività di verifica, ha in passato denunciato illeciti sversamenti nei fiumi.
In tal modo non solo si effettua un doveroso controllo delle risorse idriche ma si protegge e si valorizza il territorio provinciale che è a forte vocazione enogastronomica.
(Comunicato Stampa Provincia di Avellino)