Giuseppe, 24 anni, è un writer di talento che lavora per grandi marchi. C’è attesa per una sua opera nel centro storico
Dai graffiti alla raffinata arte della street art ne è passata di acqua sotto i ponti. Infatti, quelli che 50 anni fa venivano definiti scarabocchi sui muri delle nostre città, oggi è solo arte da difendere e da conservare, studiata nelle scuole e seguita da studiosi e gli artisti perseguitati oggi sono delle star. Una disciplina che ha fatto scuola e che vede tra i protagonisti italiani un giovane atripaldese di 24 anni, Giuseppe Brogna, in arte Mr. Brogna, che ha approfondito gli studi e affinato la sua arte a Bologna, dove convergono da tutto il mondo artisti e giovane promesse e dove recentemente si è svolta una mostra con oltre 250 artisti. Mr. Brogna ora è atteso in città, invitato dal maestro Carmine Tranchese per arricchire la Piazzetta degli Artisti, con una sua opera. Mr. Brogna ha finito da poco alcuni lavori per la Parmalat e in calendario ci sono già altri appuntamenti di lavoro. Ma per carità non chiamateli “lavori”, perché per loro è solo espressione pura non catalogabile, solo espressioni artistiche, che però hanno cambiato il mondo dell’arte. “Ormai scrivo, firmo e mi pubblicizzo solo ed unicamente con il nome di “Mr. Brogna”, presente nel campo della street art cercando luoghi abbandonati e realizzando opere pensate e create in loco. L’immagine che più mi identifica è quella del cervello con le ali che vola via, quest’immagine nasce come disegno su carta e successivamente viene stampata in serie per la realizzazione di circa 3000 adesivi e molteplici poster che hanno tappezzato moltissime città d’Italia e qualche capitale europea. “Goodbye Brain” è secondo me un immagine che nella sua semplicità racchiude una serie di concetti e che offre molti spunti di riflessione a chi la osserva”. I lavori che realizza sono realizzati su svariati supporti che vanno dalle comuni tele a materiali e oggetti che riutilizzati e dipinti vengono dotati di nuova vita. Il supporto che più ama usare e nel quale più si identifica sono le vecchie tavole da skate, che prima vengono levigate e poi utilizzate per essere dipinte con colori acrilici. “Sono andato via dal posto in cui sono cresciuto anni fa perché privo di iniziative, ma vedo che le cose stanno iniziando a cambiare perché grazie al Forum dei giovani ed a qualche altro cittadino iniziano a nascere le prime iniziative e i primi eventi che mirano a valorizzare il territorio e a stimolare la mente dei propri abitanti. Quest’estate mi è stata commissionata la facciata di un imponente palazzo del centro storico che finalmente mi permetterà di realizzare un lavoro nel mio territorio natale di cui andar fiero”.
Biografia:
Giuseppe Brogna nasce ad Atripalda, in provincia di Avellino, dimostrava già da piccolo grande interesse verso il mondo dei videogames e dell’animazione che l’hanno guidato e portato da subito verso, quella che è attualmente, la sua passione per le arti visive e il disegno sotto ogni forma.
A partire dal 2005 frequenta il liceo d’arte ad Avellino che funge da meccanismo d’introduzione al suo bagaglio artistico e culturale, regolarmente conclude i suoi studi nel 2010 e successivamente decide di abbandonare la propria città natale per trasferirsi a Bologna e iniziare gli studi accademici.
Bologna lo adotta e lo vizia offrendogli continui stimoli attraverso le molteplici mostre d’arte, gli eventi e le nuove conoscenze. Proprio questi sono stati gli elementi chiave a spronarlo e che gli hanno permesso di fare le sue prime vere esperienze nel mondo dell’arte tramite prima piccole esposizioni e successivamente di partecipare a mostre collettive che gli danno parecchia soddisfazione e motivazione nel continuare.
Brogna per realizzare i suoi lavori, caratterizzati da colori forti e brillanti e dalla sua chiave ironica, spazia e alterna diverse tecniche tra cui la pittura acrilica, le illustrazioni, i graffiti e la pittura digitale fino a sviluppare un particolare interesse verso la cultura e l’esecuzione del tatuaggio. Dopo successive sperimentazioni e studi aggiunge al proprio bagaglio personale proprio i tatuaggi, questi gli permettono, ad oggi, di lavorare come tatuatore.
Roberto Renzulli