Le serate del “Beviamoci Su” organizzate dalla “premiata ditta” Sandro Lauri-Roberto Angiuoli (in arte Robirò) da tre anni e mezzo fanno sempre il pieno. E c’è da scommetterci che anche stasera sarà così
«Impegno, passione, ricerca della novità e sinergie con aziende importanti. E senza pierre, cioè senza persone pagate per portare gente, facciamo tutto noi».
Sì, ma qual è il segreto?
«Il mix tra food & beverage, con ristoratori e cantine di qualità, per offrire una degustazione allargata. E musica sempre coinvolgente. Le persone hanno voglia di sorridere e trascorrere qualche ora rilassate, senza necessariamente dover prendere l’auto per spostarsi a Salerno. Credo che alla fine sia questo che funzioni più ogni altra cosa».
Chi l’aiuta?
Qual è stato l’evento più forte?
«Quando l’anno scorso abbiamo ospitato il barman Bruno Vanzan, un personaggio di livello nazionale. Credo che con “emergenza aperitivo” abbiamo riempito non solo il “fuosso”, ma tutta la piazza. E ne hanno parlato in tutta Italia. E posso già anticipare che Bruno tornerà ad Atripalda il prossimo 10 agosto. Tenetevi liberi».
Ma visti i numeri che fa, il “fuosso” oggi non le sta un po’ stretto?
Lei è originario di Nola, come si trova ad Atripalda?
«Nola ce l’ho nel cuore, il logo del locale è il Vesuvio stilizzato, ma ormai mi sento atripaldese, la mia famiglia sta crescendo qui, ci troviamo bene, si vive bene. E anche le persone mi apprezzano perché hanno capito che lavoro sodo. E al mattino presto, quando arriva Enzo (Alviggi, ndr.) e cominciamo ad improvvisare i siparietti che pubblichiamo sui social, si apre il cuore e si rischiara la giornata».